«La forma dell'acqua»
di Elena Ferremi

Primi anni Sessanta, Guerra Fredda. Elisa, una donna muta, lavora come addetta alle pulizie in un laboratorio scientifico di Baltimora. Una notte viene portata al laboratorio una creatura acquatica molto particolare...


Elisa è una donna muta, che scandisce le sue giornate molto rigorosamente. Lavora durante la notte come addetta alle pulizie in un laboratorio scientifico di Baltimora, in piena Guerra Fredda, a cavallo dei primi anni Sessanta.
 
Una notte viene portata al laboratorio una creatura acquatica, dall'aspetto interessante, che viene però trattata brutalmente come una bestia, cavia per esperimenti. Elisa riuscirà a vedere al di là dell'apparenza, comunicando con l'essere in un modo tutto suo.
 
Un titolo accattivante, che fa presagire qualcosa di esotico, irreale, forse addirittura filosofico, ma che in realtà, alla luce del sole, si rivela un dramma su un sentimento più reale che mai. 
 
Certo, di sole in quest'opera se ne vede ben poco, ed è qua che ci si accorge che l'ambientazione, cupa, lugubre, umida e a tratti angosciante, ricorda lo stile di Tim Burton, sempre molto personale e un po' sopra le righe.
 
Ma scavando sotto l'apparenza emerge un'anima ben diversa, che vuole mettere in risalto la profonda solitudine di una persona che è solo leggermente diversa, ma che ha fatto della sua mancanza una virtù, che l'ha resa più umana che mai, che dice molto, senza usare parole. Elisa non è mai riuscita a trovare, con una persona, la sintonia che invece trova così facilmente con una creatura non umana, ma che di non umano ha solo l'aspetto. Questo fa riflettere molto, e sotto molti punti di vista. 
 
Lo stato di ansia, timore, insicurezza, non abbandona mai la scena, ma conferisce quel tocco di cinema d'altri tempi, un po' spensierato, ironico, musicale e decadente che ha tanto il sapore di un gotico rivisitato.
 
Dopo Crimson Peak, Del Toro ha compiuto un salto di qualità, aprendosi ad una fase più matura e ponderata della sua produzione, che lo ha portato a ben 13 candidature agli Oscar 2018.
 
REGIA: Guillermo Del Toro
ANNO: 2017 (nelle sale italiane dal 14 febbraio 2018)
CAST: Sally Hawkins, Octavia Spencer, Michael Shannon, Richard Jenkins, Doug Jones, Michael Stuhlbarg
GENERE: drammatico fantascientifico
DURATA: 123 minuti
GIUDIZIO: ■■■½
 
Ecco il trailer.

 
  
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