Nei guai un anziano di Provaglio
di val.

Appiccando un fuoco di ripulitura ha rischiato di bruciare il bosco intero. Eventualità scongiurata dall'arrivo dei carabinieri forestali, che hanno spento l'incendio e hanno denunciato l'uomo. Millecento i metri quadri andati in fumo



“Incendio boschivo doloso”.
Con quest’accusa i carabinieri forestali della stazione di Vobarno, hanno denunciato ieri un abitante di Provaglio Valsabbia.
L’uomo è finito nei guai a causa di un fuoco di ripulitura appiccato a dei residui vegetali sul monte Colmo, sempre a Provaglio Valsabbia.

Il rogo è sfuggito al suo controllo e ha ridotto in cenere più di mille metri quadri di area boschiva.
L’allarme è scattato nel primo pomeriggio e i primi ad accorrere sono stati i Forestali vobarnesi, competenti per territorio, che giunti sul posto in poco più di mezz’ora sono riusciti ad arginare le fiamme e ad impedire che proseguissero nella loro azione distruttiva, prima ancora che arrivassero da Salò i vigili del fuoco.
A questi ultimi è toccata poi l’incombenza di proseguire nell’azione di bonifica dell’area interessata dall’incendio.

Per fortuna le fiamme sono divampate in prossimità della strada, quella che porta al Monte Colmo e che si inerpica dalla frazione provagliese dove c’è il municipio, alle spalle della parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta.

L’accessibilità del sito,
infatti, è stata determinante per il successo nel contenimento delle fiamme, anche perché in quel momento non erano disponibili gli uomini dell’antincendio boschivo della Comunità montana.

I carabinieri forestali,
una volta giunti sul posto, non hanno avuto difficoltà ad individuare il responsabile, che è stato subito denunciato.
L’incendio boschivo è un reato da codice penale e certo gli verrà comminata una multa piuttosto salata.


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