In battaglia per la Vita
di Adriana Galati

La nostra esistenza a volte ci riserva degli eventi inaspettati, sta a noi decidere come reagire, se lasciarci abbattere o affrontarli con tutta la forza che abbiamo a disposizione


Per riflettere meglio su questo tema sempre più frequente, vorrei raccontarvi la storia di un uomo la cui vita tutt'un tratto si è ritrovata appesa ad un filo pericoloso, instabile.

Alla fine del servizio militare a Ermanno Manenti, che vive nella Bassa bresciana, fu diagnosticata una forma di epatite.
Per i primi anni sembrava tutto sotto controllo, il suo modo di vivere procedeva “normalmente” fino a quando le sue condizioni peggiorarono e nel 2004 scoprì di avere bisogno di un trapianto di fegato, che avverrà soltanto nella notte tra il 3 e il 4 Gennaio 2007 presso l'ospedale di Pisa.

Anni difficili per lu
i e la sua famiglia, nonostante questo ce l'ha fatta e l'intervento è andato a buon fine.
Il post trapianto è stato altrettanto doloroso e faticoso ma niente a confronto della felicità di poter continuare la sua quotidianità e di stare accanto alle  persone che più ama.

Di seguito Ermanno si prende le sue rivincite, le sue vittorie per non essersi mai arreso.
La sua passione per la bicicletta non e mai svanita neanche nel periodo più buio, così nel 2009 partecipa al campionato italiano organizzato dall'ANED (Associazione nazionale emodializzati che si occupa dell'organizzazione di eventi sportivi per trapiantati)  vincendo il terzo posto.
Un altro traguardo prezioso per lui è stato quello raggiunto in Australia conquistando la medaglia d'oro nella 20 Km di ciclismo (gara avvenuta sulla Gold Coast).

Ma la vittoria più grande è stata quella per la vita.
Tutto questo è stato possibile grazie alla persona che ha donato i propri organi per salvare la vita di un uomo.
Un gesto importante e altruista che Ermanno non dimenticherà mai.

Da Manenti, la cui gioia di stare al mondo è stata più forte di tutto il dolore provato, dovremmo prendere esempio e imparare che anche all'interno del tunnel più oscuro e tenebroso ci sarà sempre una luce sul fondo e non dobbiamo lasciarci sopraffare dal male che proveremo o dalla paura di non riuscire ad uscirne, siamo vivi e in quanto tale abbiamo il dovere ma soprattutto il diritto di VIVERE.

Adriana Galati - 4AG


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