Stessa storia, stesso posto, stesso bar
di John Comini

Dalla differenziata al calcio... il passo è breve. E attraversa un'epoca. Per i lettori di Vallesabbianews un altro gustoso "pezzo" del maestro John Comini, che potrebbe andare dritto dritto sul palco di un teatro


Stessa storia, stesso posto, stesso bar

Una cameriera cinese.- Pel favole, signoli, cosa oldinale?

1.- Quater pirli, grazie. Oho gnari, alura lè cominciada la raccolta porta a porta.
2.- La mia nonna pensava la facesse Bruno Vespa.
3.- A parte che da me sono passati nel pomeriggio!
4.- Aspettiamo qualche giorno a giudicare. Non facciamo i soliti italiani.

1.- Ma che bip diset? Noalter sòm italiani! El servisio el ghà de eser sűbit efficiente.
2.- In effetti da me non sono neppure passati.
3.- Il servizio deve essere subito efficiente. Con quello che costa. Io pago le tasse, io!
4.- Sei sicuro? Eh eh! E comunque stai attento, che tua moglie ti butta nell’indifferenziato…

1.- Ardòm chel che dis la Gaseta... “Grande Zenga piccola Inter”. Roba da pianzèr.
2.- Certo che fino a qualche settimana fa sembravate in lotta per lo scudetto e adesso non riuscite più a vincere.
3.- A parte che al mercato non avete fatto grossi acquisti. Come il Milan del resto.
4.-  Ma non avete capito che è tutta una questione di soldi? Il nostro calcio è pesantemente contaminato dall’aspetto finanziario. E voi siete i polli che ci cascano.

1.- L’è riat el saggio cines…
2.- In effetti i cinesi hanno in mano tutto: Inter, Milan… E anche il nostro bar…Hanno in mano l’economia mondiale…
3.- Non farmi pensare ai mondiali altrimenti mi viene addosso la malinconia.
4.- Guardate qua cosa dice Bruno Pizzul: “Il calcio italiano deve ripartire in primis dalla riorganizzazione dei settori giovanili.
Uno dei problemi individuati perfino dalla Federazione italiana gioco calcio, che notoriamente si avvede dei problemi con epocale ritardo, sta nell’alta percentuale di abbandono dell’attività calcistica dei bambini.
I ragazzini smettono perché non si divertono, perché sono trattati come se fossero già dei calciatori professionisti fin da quando hanno solo 10 o 11 anni
.”

1.- Beh, el ghà risù. Certi genitur i ià trata come se i foss töcc Messi o Ronaldo.
2.- E se poi non sono campioni, rimangono delusi tutti: ragazzi e genitori. Vanno recuperati i valori dello sport, soprattutto quelli educativi, come il rispetto dell’avversario e la correttezza. Sbaglio?

1.- Te parlet come un liber stampat!
2.- E infatti l’ho letto sulla Gazzetta.
3.- Ragazzi, ormai c’è un divario enorme nelle classifiche europee. Il Barcellona di Messi ha un sacco di punti di vantaggio sul Valencia. Il Manchester City di Guardiola ha più di 12 punti sul Manchester United di José Mourinho. Anche il Paris Saint-Germain con l’asso brasiliano Neymar, il calciatore più pagato di sempre, ha un vantaggio abissale sulla seconda, come il Bayern Monaco. E pensare che il grande Ancelotti era stato esonerato alla fine di settembre. Si vede che non gli piaceva la birra tedesca. E comunque Ronaldo ieri ha pareggiato a causa di un gol di Pazzini, che dal Verona è passato al Levante. Ma secondo me il Real si rifarà nella Champions, vedrete…
4.- Ma volete capirla? È tutta una questione di soldi! Chi è più ricco domina sugli altri.

1.- Ma và a fat bip! Ma Bruno Pitzul l’era mia el telecronista de Italia 90?
2.- Sì, e l’allenatore era il nostro Azeglio Vicini. Avete visto quanti gente ai suoi funerali a Brescia? C’erano anche grandi calciatori come Maldini e Baresi.
3.- Ah, i mondiali del 90! Ah, i gol di Schillaci! Che bei ricordi…Anche se nella finale ero stato chiamato per un impegno di lavoro.
Mi è successo quasi come Fantozzi. Guardate il video su youtube: “Fantozzi aveva un programma formidabile: calze, mutande, vestaglione di flanella, tavolinetto di fronte al televisore, frittatona di cipolle per la quale andava pazzo, familiare di Peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero.
Ma è costretto con la famiglia ad andare dal Direttore generale a vedere un film cecoslovacco con sottotitoli in tedesco.
Alla radiolina sente che fanno palo, rompe il vetro di una finestra e chiede: “Scusi, chi ha fatto palo?” E riceve un pugno.
Le radioline vengono sequestrate all’ingresso. Ma il direttore dice: “Con vivo rammarico devo comunicarvi che per un imprevedibile disguido la copia dell’annunciato film cecoslovacco non è giunta in tempo e quindi la proiezione non potrà avvenire.”
Tutti fuggono. “Dove andate, fermi tutti!
In sostituzione verrà proiettato l’immortale capolavoro del maestro Sergej Ėjzenštejn, La corazzata Potëmkin.”(uno sviene)
Nel buio della sala correvano voci incontrollate e pazzesche. Si diceva che l’Italia stava vincendo per 20 a 0 e che aveva segnato anche Zoff di testa su calcio d’angolo. Alla fine del film, applausi fiacchi.
“Allora apriamo il nostro solito dibattito. Chi vuol parlare? E Fantozzi: “Scusi, posso dire una parola io?“Ah la nostra merdaccia. Venga venga Fantocci, si accomodi, finalmente ha trovato le parole, chissà quale profondo giudizio estetico avrà maturato in tutti questi anni, dica dica.”
Per me La corazzata Potëmkin è una cagata pazzesca!” 92 minuti di applausi.
4.- A parte che quel film è un capolavoro assoluto…Ma sbaglio o a Italia 90 eravamo stati eliminati dall’Argentina?

1.- Eco, l’è riat l’osèl del malaugurio. Ma la mochet de tirà per el bip?
2.- Comunque purtroppo è vero. C’era stato il gol di Schillaci, poi il pareggio di Caniggia, poi i rigori, con Donadoni (numero 17…) che si fa parare il rigore, e pure Aldo Serena, e l’Italia è andata in depressione.
Ricordo ancora le parole di Bruno Pizzul “L’Argentina è finalista in Coppa del mondo. Sono immagini che non avremmo mai voluto commentare.” E la  Gazzetta aveva titolato “Addio al sogno”.
3.- Mi ricordo che c’era Zenga in porta. Bravissimo portiere, in ogni caso.
4.- Ma non è quello che allena il Crotone che ieri ha pareggiato con l’Inter?

1.- Amò! Te set proprio una testa de bip!
2.- Proprio la settimana scorsa ha compiuto gli anni il portiere migliore al mondo, Gigi Buffon!
3.- Caro mio, finora sarà Buffon, non discuto, ma tra qualche anno sarà il nostro Donnarumma il migliore! E con Ringhio Gattuso scaleremo la classifica! Forza Milan!
4.- Ho letto che un vostro ex giocatore, Weah, è diventato il Presidente della Liberia. Complimenti. Ma scusate, chi aveva vinto poi i mondiali del 90?

1.- La Germania, o egnorant! Bisogna saì le robe emportanti!
2.- Ricordo la finale a Roma, con tutti che fischiavano l’Argentina e soprattutto Maradona, e quelle parole lette al labiale, “Figli di…”
3.- Lui, el pibe de oro non si era comportato bene, anche se in campo era un fuoriclasse.
4.- Beh, vorrei vedere voi! Sbaglio o aveva 80 mila persone che lo insultavano, e fischiavano l’inno argentino? Non mi sembra un modo sportivo. Sapete che c’è? Che noi italiani non sappiamo accettare le sconfitte.

1.- Voèt mocala de dispresà gli italià? Te set italià anche tè! Ghif sintit che dal’an che vé la Formula Uno la dopera pié le bèle gnare, le ombrelline?
2.- Ho sentito anch’io. Hanno criticato le loro minigonne vertiginose. Io non guardavo certo l’ombrello.
3.- Eh già, era l’unica cosa che mi teneva sveglio nei gran premi! Dopo la partenza, mi addormentavo fino all’arrivo, scontato del resto. Sempre i tedeschi! E comunque, donne e motori, gioie e dolori!
4.- Certo che siete i soliti maschilisti.

1.- Te, belo, pendet? Stàm ala larga, va là!
2.- Come dicevamo una volta? Donne e champagne, bip e gazzosa!
3.- Ehi ragazzi, martedì inizia il festival di Sanremo. Mia moglie lo vedrà tutto, fortuna che c’è la Michelle Hunziker.
4.- Io guarderò Rai 3 storia.

1.- Poerì anche tè. Gnari, ve recurdì la cansù dei mondiai del 90?
2.- Certo! Quella cantata da Bennato e dalla Giannini, Notti magiche!
3.- Com’è che faceva? (canta) Notti magiche…
4.- …inseguendo un gol…

1-2-3-4.- (cantano insieme) …sotto un cielo di un’estate italiana, e negli occhi tuoi voglia di vincere, un’estate, un’avventura in più!”
4.- (continua a cantare, gli altri lo guardano stupiti) “Quel sogno che comincia da bambino e che ti porta sempre più lontano, non è una favola e dagli spogliatoi escono i ragazzi e siamo noi…”

La cameriera cinese.- Scusate, pelché cantale?
1-2-3-4.- Perché Sanremo è Sanremo!

Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo
maestro John Comini

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Nelle foto di Gioan Lavo alcune immagini del calcio gavardese: oratorio di Gavardo (1962), calcio femminile (1969), con il mitico Pierèto al vecchio campo sportivo.

A questo proposito Gabriele Abastanotti mi ha inviato un interessante ricordo.
“Una lunga pausa aveva lasciato Gavardo senza una squadra a 11 giocatori. Infatti vi era stato un vuoto tra la  generazione dei giovani del 1937/38 e la nostra del 45/46.
Solo verso il 62/63 grazie a tuo fratello Dino e alla volontà di don Nando Ferrari venne rilanciato l'USO oratorio di Gavardo contemplando una squadra a sei giocatori, che vinse il torneo; la corsa campestre dove Dino arrivava sempre ultimo ed una squadra ad 11 giocatori allenata da Goffi Rino (oggi residente ad Abbiategrasso).
Perché ho voluto segnalarti questo? Semplicemente perché in quel primo anno la nostra divisa comportava una leggera maglia di cotone color verde e per dare più importanza, tuo fratello Dino coinvolse tua mamma che inserì dei polsini e collettini gialli tanto da sembrare la squadra del Brasile.
Inoltre la tua generosa e sempre disponibile mamma confezionò per tutta la squadra una cuffia di lana  a strisce giallo nere da portare durante gli allenamenti. 
Forse tutto questo è nulla di importante ma visto che molti articoli parlano della tua famiglia volevo segnalarti anche questa "chicca".”


Grazie, caro Gabriele. Non sapevo che mia mamma avesse fatto diventare le maglie del Gavardo come quelle del Brasile!


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