La Rocca riaprirà entro l’inverno
Con un milione di euro di spesa, l’Amministrazione comunale di Sabbio Chiese darà il via tra qualche settimana, vale a dire nella tarda primavera 2008, al recupero della storica Rocca a guardia della Valsabbia.

Con un milione di euro di spesa, l’Amministrazione comunale di Sabbio Chiese darà il via tra qualche settimana, vale a dire nella tarda primavera 2008, al recupero della storica Rocca a guardia della Valsabbia.
Il santuario della Maternità di Maria Vergine (alla Rocca), meglio noto a sabbiensi e valsabbini come «Santuario della Madonna della Rocca» ma anche come «Beata Vergine del campanile» o «Madona dei oséi», ha un forte legame simbolico, affettivo e di immagine culturale con tutti i cittadini valsabbini.
«Posta là sopra, al centro del paese - spiega il sindaco di Sabbio Chiese Rinaldo Bollani - ogni giorno tutti i sabbiensi non possono far altro che, alzando lo sguardo, provare un moto di tristezza nel vedere il proprio simbolo storico, artistico ed architettonico oltre che religioso, chiuso ormai da 40 mesi, fin dalla terribile scossa di terremoto di quel 24 novembre 2004, che danneggiò tanti edifici e abitazioni private in Valsabbia e nella zona del Garda».

Delle associazioni sabbiensi, tante sono quelle che nel loro stemma hanno proprio il simbolo della Rocca. «Ed ora, ottenuta la conferma del contributo regionale di 698.000 euro, a fronte di un progetto complessivo di recupero di un milione di euro, il Comune dà il via alle procedure di appalto diretto (procedura consentita dall’emergenza terremoto), con l’intenzione, entro la tarda primavera, di iniziare con l’operazione più urgente, la sistemazione del tetto».
Lavori che si concluderanno entro l’inverno, con la Rocca a riaprire finalmente i battenti, ridando casa a quei fedeli che da oltre 3 anni si sentivano «sfrattati». «Per i rimanenti 300.000 euro di spesa - spiega Bollani - il Comune ricorrerà a risorse proprie».

Ma perché è il Comune ad occuparsi della Rocca, e non la parrocchia, visto che si tratta di un tempio religioso?
«E’ una nostra scelta, perché la Rocca ha un valore non solo religioso ma anche storico, artistico ed architettonico. Non è quindi solo dei fedeli, ma di tutti i sabbiensi e valsabbini».
Il Santuario della Madonna della Rocca risale al IX o X secolo, ed era stato pensato come «rocca» all’interno di un sistema difensivo che comprendeva anche le rocche di Vobarno, Bernacco e Nozza per contrastare le invasioni ungariche. Ma nel 1527, finito ormai il tempo delle invasioni, la Rocca si trasformò in Santuario mariano, passando dall’aspetto difensivo a quello religioso, che tuttora conserva.

«L'intervento a progetto - spiega il sindaco - da un lato, vista l’importanza storica del monumento, vuol toccare la Rocca il meno possibile; ma dall’altro, vuol renderla al più presto agibile e sicura».
Anche per il parroco, don Giovanni Lamberti, serve subito una Rocca agibile: «La gente accetta persino la messa all’aperto, sulle scale che, tra il primo ed il secondo portone, portano al Santuario della Rocca, pur di sentirsela vicina. Ed ora, con l’avvicinarsi per il quarto anno consecutivo di maggio, mese della Madonna, i fedeli di Sabbio si sentiranno ancora più «orfani» del loro tempio».

È certo che quando, a settembre del 2012, arriveranno le tradizionali «Feste Decennali della Rocca» che vedono il Santuario della Madonna della Rocca come fulcro dell’intera festa, il Santuario stesso sarà pronto, e potrà presentarsi bello e maestoso, com’è sempre stato in passato.

di Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

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