Abbattimento cinghiali, presto una nuova normativa
di c.f.

Dopo la sospensione degli abbattimenti, nel Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, il Prefetto ha annunciato un nuovo piano triennale sempre in capo alla Provincia con nuove linee guida per superare le problematiche sorte nei mesi scorsi che avevano preoccupato il mondo venatorio


Le problematiche del controllo selettivo del cinghiale nell’area della Provincia di Brescia è stato al centro dell’attenzione della seduta di ieri del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, presieduta dal Prefetto di Brescia Annunziato Vardè, alla quale hanno partecipato rappresentanti della Regione Lombardia – Assessorato all’Agricoltura, i Vertici delle Forze dell’Ordine, il Consigliere delegato della Provincia Peli, il Comandante della Polizia Provinciale.

Per quanto riguarda l’abbattimento dei cinghiali è stato evidenziato che la legge regionale n. 7 del 25 marzo 2016, nel modificare la legge regionale 16 agosto 1993 n. 26 concernente la disciplina dell’attività venatoria e la protezione della fauna selvatica, ha ridefinito le competenze in tale ambito.

In particolare, alcune problematiche finora verificatesi nel bresciano derivanti dalla commistione in un unico provvedimento della disciplina del prelievo venatorio e del controllo selettivo del cinghiale verranno superate a seguito dell’attuazione della nuova normativa.

Nei mesi scorsi, infatti, un esposto della Lega per l'Abolizione della Caccia (Lac) aveva sollevato il problema del ruolo dei cacciatori impegnati nelle battute al cinghiale a supporto della Polizia provinciale, suscitando il forte disappunto del mondo venatorio.

Queste problematiche saranno superate con una nuova normativa. L’Ufficio Territoriale della Regione, competente per la provincia di Brescia, infatti, sta per deliberare il piano di abbattimento per il triennio 2018-2019-2020. Questo piano ha già ricevuto, lo scorso 29 dicembre, il parere positivo dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

È stato ribadito che l’attuazione di questo piano rimane di competenza della Provincia ed il Prefetto Vardè ha posto l’accento sulla necessità di un più dettagliato flusso informativo alle Forze di Polizia sull’attività di controllo selettivo, messa in campo dagli operatori previsti dal regolamento provinciale sotto il coordinamento della Polizia Provinciale ed in raccordo con l’Ufficio Territoriale Regionale.

Questo per consentire una puntuale attività di verifica del rispetto della normativa in materia e che, come detto, consente anche l’impiego di figure espressamente autorizzate - diverse dalle guardie provinciali e dagli agenti venatori, vale a dire i cacciatori -, alle condizioni stabilite dalla medesima normativa.

I rappresentanti della Regione hanno riferito che stanno preparando delle nuove “Linee guida” per uniformare le azioni di controllo e vigilanza sul territorio regionale e, a tal riguardo, gli stessi hanno ringraziato il Prefetto per l’odierno esame della questione e per gli utili contributi forniti dai partecipanti all’incontro.
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