Mancano oramai pochi giorni alla sedicesima edizione della «Giornata Fai di primavera» e sulle rive del lago d’Idro fervono i preparativi per accogliere al meglio i numerosi visitatori.
Il Fondo per l’ambiente italiano quest’anno dedicherà infatti ampio spazio anche alla scoperta dei tesori artistico-architettonici della Valle Sabbia. Proprio per non deludere le aspettative d’un vasto pubblico interessato a conoscere i preziosi siti storici di Idro, Anfo e Bagolino, sabato per un’intera giornata si è dato corso ad un’accurata ripulitura di alcune aree della rocca d’Anfo ancora ricoperte da rovi e sterpaglia.
Dalla collaborazione tra Alpini e Gruppo protezione civile Aib di Anfo è nata l’utile iniziativa che ha reso sicuri ampi spazi della fortificazione affacciati sull’Eridio ed ha garantito accessibilità ed utilizzo d’un area attrezzata per soste e pic-nic.
L’ampia area in questione, arricchita dalla presenza delle prime strutture miliari raggiungibili dal porto di Anfo, è situata alla fine della passeggiata a lago, della lunghezza di circa
In attesa di conoscere gli ultimi dettagli circa gli itinerari, non solo alla rocca d’Anfo ma anche alla Pieve di Santa Maria ad Undas a Idro e al borgo medioevale di Bagolino con la chiesa di San Giorgio, la vera certezza è, attualmente, l’entusiasmo con cui è stato accolto il progetto di manifestazioni del Fai nella piccola valle bresciana.
Un entusiasmo che ha guidato l’opera di pulitura e di ripristino messa in atto dai molti volontari di Anfo, ben disposti a ritagliarsi un po’ di tempo in nome della divulgazione d’un patrimonio artistico ancora poco conosciuto ma essenziale per chi vuole ripercorrere i principali avvenimenti storici del passato, dall’influenza della Repubblica di Venezia all’intromissione napoleonica, dalle vicende belliche garibaldine ai più recenti conflitti mondiali.
Michele Avigo dal Giornale di Brescia