Prima di ritorno, il Brescia stecca in casa
di Luca Rota

Dallo stadio Rigamonti ecco la cronaca della prima giornata di ritorno, Brescia contro Avellino, del "nostro" Luca Rota


Prima giornata di ritorno, la ventitreesima. Al Rigamonti di fronte il Brescia del richiamato Boscaglia, contro l’Avellino dell’esperto Novellino. Partita dura ed importante. C’è in palio una fetta di salvezza. La Nord festeggia le 400 iridate dell’Airone Caracciolo coi colori biancoazzurri. 
 
Pronti via e le Rondinelle partono subito forte. Al secondo minuto Radu salva di piede su affondo dei padroni di casa. Le squadre si studiano. I padroni di casa provano a far gioco, ma impattano sulla fase difensiva degli irpini. Al 15esimo di gioco in contopiede la sblocca Molina, lesto ad insaccare in mischia. 
 
Dieci minuti abbondanti più tardi è Torregrossa show. La punta prima pareggia di testa approfittando di una diagonale sbagliata da Falasco, poi raddoppia due minuti più tardi con un bel tiro sotto l’incrocio. Poco Avellino e più Brescia nei primi 45 minuti, con Furlan che fa il bello ed il cattivo tempo sulla sinistra. Gli ospiti che sembrano storditi dopo l’uno due bresciano, e subiscono fino all’intervallo. Rinunciatari e troppo attendisti, i biancoverdi vengono salvati dal duplice fischio che li porta negli spogliatoi.
 
Ripresa. Gli irpini devono recuperare lo svantaggio, ma sono i padroni di casa a partire a mille. Dopo nemmeno otto minuti però, Castaldo approfitta di uno svarione di Ndoj e deposita in rete il 2a2. Pochi minuti più tardi Caracciolo ha la palla buona per bagnare la 400esimai, ma la spreca sparando addosso a Radu.

La dura legge del gol è in agguato ed letale. Due minuti più tardi, contropiede irpino con Bidaoui, che punta due avversari e fortunosamente vince i rimpalli che lo portano davanti a Minelli. È il 3 a 2 per gli ospiti. 
 
La reazione da parte degli uomini di Boscaglia è tardiva e confusa. Diversi attacchi abulici imperversano la difesa irpina, con i biancoverdi sempre pronti a ripartire in contropiede. A cinque minuti dalla fine Castaldo coglie la traversa con un delizioso scavetto. Poi l’arbitro decreta un penalty per fallo di Ndoj, mutato successivamente in punizione dal limite. 
 
Padroni di casa storditi ed incapaci di reagire, provano il tutto per tutto in un assalto finale che non sortisce gli effetti sperati. Al triplice fischio è 3 a 2 per l’Avellino, che vola a 28 punti in classifica, mentre le rondinelle restano a 23, ed al quint’ultimo posto. 
 
Prova incolore ed altalenante per gli uomini di Boscaglia. Si salva solo Torregrossa, autore dei due illusori gol. Male Caracciolo e buona parte dell’undici iniziale. Ci sarà bisogno di ben altro per ambire alla salvezza. Dal Rigamonti è tutto. 
 
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