Interventi e sicurezza in montagna
di Fabio Borghese

Una giornata con i volontari e i tecnici del Soccorso Alpino della Valle Sabbia per i ragazzi dell’Istituto “Perlasca” di Idro per conoscere l’attività del corpo e per imparare ad affrontare un'escursione in montagna in sicurezza


Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) è sempre molto sensibile nel trasmettere la cultura della sicurezza in montagna anche ai più giovani, organizzando iniziative specifiche dedicate alle scuole.

Questo sabato, 20 gennaio, presso l'Istituto di Istruzione Superiore di Valle Sabbia "Giacomo Perlasca" di Idro, si terrà un'iniziativa nell'ambito di un progetto rivolto proprio ai ragazzi. Nato dalla collaborazione tra l'Istituto valsabbino e un gruppo scelto di venti volontari e tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico di Valle Sabbia, diretti dal capostazione Carlo Parini, il progetto coinvolgerà gli studenti delle classi quarte in un'intensa giornata di attività teorica e pratica.

I tecnici del CNSAS illustreranno l'attività del Corpo e l'impegno dei soccorritori attraverso le immagini, per fare comprendere la complessità di quanto accade durante interventi ed esercitazioni. A seguire, interazione e dibattito con gli studenti, in un momento di approfondimento con il racconto di alcune esperienze dirette.

Nella seconda parte, di carattere pratico, con l'ausilio e la competenza del personale addetto, si eseguiranno esercitazioni di orientamento e lettura di cartine topografiche attraverso l'utilizzo di strumenti tecnologici (software cartografici in 3D) e di simulazione di ricerca di persone disperse sotto la neve.

I ragazzi riceveranno
anche informazioni importanti per organizzare un'escursione in montagna in sicurezza, rispetto al tipo di attività scelta, di abbigliamento e di preparazione fisica. Gli obiettivi prevedono la comprensione dei propri punti di forza e di debolezza, fondamentali nella valutazione del rischio, di migliorare l'autonomia personale e la propria autostima, di riconoscere l'importanza dell'autodisciplina e del comportamento rispettoso e responsabile nei confronti dell'ambiente, di ampliare la visione delle potenzialità dell'attività fisica in termini di benessere psico-fisico e di possibilità di esplorare il proprio territorio con maggior sicurezza.

Essere soccorritore significa anche dedicare gran parte della propria vita al servizio della comunità e l'auspicio è che questo progetto possa contribuire, anche solo in minima parte, a coinvolgere tanti altri giovani potenziali soccorritori.
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