Campi Grandi, un altro bando
di val.

L'amministrazione comunale di Prevalle torna alla carica e incurante della contrarietà da parte delle aziende riprova ad alienare il parcheggio dell'area industriale



La polemica si trascina da più di due anni, con un’asta andata deserta ed un ricorso pendente al Tar: da una parte una decina di aziende, dall’altra le decisioni prese dell’amministrazione comunale.

Stiamo parlando del grande parcheggio di Campi Grandi,
nell’area industriale di Prevalle.
Dall’autunno del 2015 l’area è inserita nel piano delle alienazioni dei beni di proprietà pubblica, anche se le aziende che nei primi anni Duemila avevano partecipato al Piano di Insediamento produttivo (Pip) avevano pagato gli oneri per realizzarlo.

Tutto legale a quanto pare: dopo dieci anni il Comune può destinare ad altro l’area urbanizzata e nei piani dell’amministrazione guidata dal sindaco Amilcare Ziglioli c’è la vendita finalizzata alla realizzazione di un nuovo capannone, coi posti auto che si ridurranno a 16.

Un piano che viene contrastato dalle aziende della zona, che hanno fato ricorso al Tar.
Forse anche per questo un primo bando, lo scorso anno, è andato deserto.
Gli interessati, ammesso che ve ne fossero, non avrebbero gradito questo clima di incertezza sugli esiti del ricorso che avrebbero potuto risultare fortemente penalizzanti.

In questo primo scorcio del 2018,
però, anche se le premesse sono sempre le stesse, l’amministrazione Ziglioli ci riprova con un nuovo bando.
Nessun ribasso al prezzo a base d’asta: con l’intento di agevolarne l’acquisto, invece, l’area è stata suddivisa in due lotti ciascuno di circa 1.112 metri quadri.

Il pubblico incanto sarà tenuto il prossimo 17 gennaio in municipio
, col metodo delle offerte segrete esclusivamente in aumento rispetto al bando di gara.

Continuano ad essere fortemente contrariate le aziende della zona, che ritengono penalizzante per la loro attività l’alienazione dei parcheggi e confidano che il Tar possa dare loro ragione. Non ci sarebbe però la possibilità per i tempi stretti di ottenere la sospensiva.
Alcune di queste aziende, per altro, sono in forte espansione ed avrebbero semmai bisogno dell’esatto contrario, cioè di più parcheggi:
«Anche la presenza di questo parcheggio ci convinse ad investire qui e non da un’altra parte» affermano alcuni di loro.

Contraria a questa alienazione, fin dall’inizio, anche la minoranza in Consiglio comunale che ha già presentato un’interrogazione:
«Vogliamo capire quali siano le motivazioni, le previsioni urbanistiche e le implicazioni relative a questo procedimento e cercheremo di far cambiare loro idea – affermano in un comunicato -. Restano infatti aperte tante domande: quella è anche un’area di primo soccorso in caso di calamità, cosa succederà dopo l’eventuale vendita?
L’anno scorso l’alienazione veniva giustificata con la necessità di finanziare l’ampiamento del polo scolastico, che pur in forma discutibile è già avvenuto, com’è che in questi giorni si cerca nuovamente di incassare risorse vendendo un’area pubblica di servizio ad un comparto industriale di aziende di successo, ma non si sa ancora con quale obiettivo?»

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