Valsabbia: è qui la Smart City
di val.

Con 25 milioni di euro e la modalità del Project Financing, presto i 30mila punti luce della Valle Sabbia (e limitrofi) diverranno strumento di modenità



Riscattati poco più di un anno fa da Enel Sole, sono tutti di proprietà dei Comuni valsabbini i “punti luce” disseminati sul territorio.
E’ stato questo il primo passo che porterà al rifacimento dell’intera rete dell’illuminazione pubblica che, con un investimento di 25 milioni di euro e la modalità del “Project Financing”, assumerà le caratteristiche proprie della “Smart City”.

Un’operazione portata avanti dalla Comunità montana
di Valle Sabbia che ha coinvolto tutti i Comuni del territorio, esclusi Serle e Bagolino che avevano provveduto altrimenti, e anche alcuni limitrofi: Castenedolo, Mazzano, Muscoli, Nuvolento, Nuvolera, Rezzato, Salò, Borgosatollo e Botticino.

Trentuno Comuni per un bacino d’utenza pari a circa 135 mila persone
.
I “punti luce” interessati sono 27.925: illuminazione parsimoniosa a led con un risparmio fino al 67% e telecontrollo per tutti, nel prossimo futuro, ma anche la possibilità di gestire la videosorveglianza, di creare isole wi-fi, di gestire parcheggi, installare stazioni meteo o di monitoraggio dell’aria, controllare il traffico e chi più ne ha ne metta, in base alle esigenze di ogni singolo Comune.
Il tutto gestibile in modo centralizzato.

E’ la Smart City di cui tanto si favoleggia che, per la Valle Sabbia, grazie alle sinergie instaurate dalla Comunità montana in questi ultimi anni, è davvero dietro l’angolo.

Salvo ricorsi al Tar.

Già, anche in questo caso, come per la gran parte degli appalti pubblici di rilievo, i tempi vengono spesso dettati dalle carte bollate.

Nel caso valsabbino a provare a mettersi di traverso sono state A2A Illuminazione Pubblica Srl e A2A Smart City Spa, contrariate dal fatto che la gara per la parte “Project” sia stata vinta dalla francese Citelum, azienda del gruppo Edf.

A primavera dello scorso anno il ricorso al Tar, che è stato rigettato in autunno e “sentenziato” la scorsa settimana:
«Il Tribunale ha nella sostanza confermato la correttezza del nostro operato» il commento del presidente comunitario Giovanmaria Flocchini.

Un altro colpo di freno è stato il ricorso da parte di Enel Sole sul bando di Regione Lombardia, che verrebbe a sostenere circa il 30% dell’intera operazione: in questo caso il Tar ha dato ragione all’azienda, la Regione si è appellata al Consiglio di Stato e la sentenza è attesa per il prossimo 25 gennaio.

«Fra una cosa e l’altra abbiamo perso qualche mese – conferma Flocchini -. Ad ogni modo noi siamo pronti ed il processo di modernizzazione non si ferma. Se tutto va come dovrebbe nelle prossime settimane potremo mettere a gara il progetto (con bando europeo ndr) ed entro l’anno avviare i primi interventi».

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