Aldo Giacomini, oltre i monti ventosi
di Redazione

I funerali del partigiano valsabbino saranno celebrati a Brescia nella Chiesa Parrocchiale di S. Barnaba questo mercoledì 3 gennaio alle ore 13.45. La salma riposa all'obitorio del Civile di Brescia



Ci ha lasciato nell’ultimo giorno del 2017 Aldo Giacomini, partigiano delle Fiamme Verdi, iniziatore e promotore del recupero dei sentieri della Resistenza Bresciana. Aveva 92 anni.

La salma sarà traslata nella mattinata del 1° gennaio dalla casa di riposo di Bedizzole, dove era ospite, all’obitorio degli Spedali Civili a Brescia, dove sarà allestita la camera ardente.

Nato il 29 novembre 1925 a Campione del Garda, dove il padre socialista si era trasferito da Belprato con la famiglia per mettersi al riparo dalle ritorsioni dei fascisti sabbini, il diciottenne Aldo si ribellò ai nazifascisti disertando e, cominciando nel 1943 la lotta partigiana, prima sui monti di Provaglio Val Sabbia, poi dalla primavera del 1944 avvicinandosi alla città e aderendo al Gruppo mobile della Brigata Fiamme Verdi “X Giornate”.
L’attività consisteva principalmente in attentati, sabotaggi e quelle che lui chiama beffe ai nemici: recuperi di armi e munizioni, mezzi di trasporto, vestiario e viveri; una sorta di guerriglia che aveva lo scopo di sfiancare con azioni di disturbo.

Dal padre alpino sciatore, combattente della Grande Guerra prima e poi comandante partigiano, aveva ereditato la passione per la montagna e lo sci che trasmise ai giovani curando negli anni ’60 e ’70 la loro formazione sportiva.

Negli anni 70, vedendo sui monti cippi e croci di partigiani caduti, gli venne l’idea di realizzare itinerari dove avevano operato le brigate partigiane al fine di trasmettere i valori di chi «fece il monello in un gioco di morte per un ghiribizzo di libertà» come scrisse Emilio Arduino nel 1946 in “Brigata Perlasca”.

Con amici del Cai e di altri gruppi escursionistici ha costituito il Gruppo operativo volontario dei sentieri della Resistenza bresciana che, dal 1982 al 2004, ha tracciato circa 500 chilometri di percorsi fra montagne e pianura; si trattava del progetto di un Museo nazionale storico all'aperto che fu presentato al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel dicembre 2004 e al Consiglio d'Europa nel giugno 2005.

Il Gruppo coordinato da Aldo Giacomini è sempre rimasto operativo nonostante i disagi, anche grazie al contributo dei gruppi di volontari delle valli. Dal 2006, infatti, i volontari non ricevettero più alcun pubblico finanziamento e dovettero arrangiarsi a sostenere l’opera, per la quale si mobilitarono gruppi di volontari valligiani che sostennero anche i costi dell’opera di manutenzione.

Giacomini ha curato anche la pubblicazione del fortunato e aprezzato volume "Sui monti ventosi", che presenta i diversti itinerari escursionistici lungo i sentieri della Resistenza bresciana, ripubblicato e ampliato più volte.

L’ultima volta che è salito in valle per un evento pubblico, è stato nel settembre scorso, al museo della Resistenza di Forno d’Ono di Pertica Bassa occasione dell’inaugurazione della riqualificazione del sentiero dedicato alla Brigata Giacomo Perlasca.

I funerali saranno celebrati a Brescia nella Chiesa Parrocchiale di S. Barnaba in via della Valle 37 mercoledì 3 gennaio alle ore 13.45 partendo dall’Obitorio dell’Ospedale Civile di Brescia alle ore 13.30.

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