A Gavardo c'è una zebra senza coda
Qualche anno fa, prima che nuove regole stradali permettessero variopinti attraversamenti pedonali queste zone del traffico erano chiamate “zebre”. Di fronte all’ingresso dell’ospedale di Gavardo ne esiste una fuori dal comune.

Qualche anno fa, prima che nuove regole stradali permettessero variopinti attraversamenti pedonali, magari su dossi artificiali, queste zone del traffico erano chiamate “zebre”. Di fronte all’ingresso dell’ospedale di Gavardo ne esiste una piuttosto inconsueta.
Tutto regolare per quello che riguarda l’imbocco, ampio il marciapiede, normale la striscia a bande bianche.

Dopo aver attraversato ecco però la prima difficoltà: i cavalletti limitari appena posti di fresco obbligano uno zig-zag. Ok, tutto bene, servono e proteggono.
Seconda difficoltà: un ampio e spazioso porta bici che ostruisce il 90% del passaggio che condurrebbe comodamente alla portineria obbliga ad uno slalom. Facile per i giovanotti, meno per chi non è più giovane.

Sarebbe più comoda una via più rettilinea che eviti l’ostacolo. La soluzione è semplice e di basso costo, una piccola modifica al grosso porta biciclette ostruitore ed il gioco è fatto. Così la zebra avrà la testa e la coda e per chi si reca in ospedale, certamente non per svago ma per necessità, sarà facile passare anche se si accompagna un anziano sottobraccio .
Mi auguro che si possa intervenire nel modo migliore, certamente per migliorare. Ad approvare l’iniziativa e a ringraziare il tecnico che ci metterà mano saremo in tanti.

Nerino Mora
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