Insieme per una scuola inclusiva
di Redazione

Comune di Prevalle, scuola, genitori con l’aiuto di nuove figure educative si interrogano e provano a creare ponti di connessione fuori e dentro la scuola


«Insieme possiamo farcela»: questa è la risposta che i Servizi Sociali del Comune di Prevalle insieme all’Istituto Comprensivo e alla cooperativa Il Pellicano di Brescia intendono dare al bisogno sempre maggiore di interventi di supporto e affiancamento all’azione educativa della famiglia. «Con questo spirito – fanno sapere dal Comune – abbiamo partecipato al bando della Fondazione Comunità bresciana che ha portato al riconoscimento e al finanziamento del progetto “Prendiamoci cura: insieme per una scuola inclusiva”».

Il progetto, finanziato da Fondazione della Comunità Bresciana Onlus, è rivolto in particolare a studenti con bisogni educativi speciali e propone un approccio educativo/didattico che ribaltando la logica del bisogno, coinvolge nel progetto oltre all’alunno, la classe, i docenti, la famiglia e l’intera scuola introducendo l’idea di un diritto educativo per tutti.

La novità del progetto è l’inserimento di un “educatore professionale di sistema” , una figura professionale che condivide alcuni momenti dell’attività scolastica curricolare, ma è anche un ponte verso ciò che c’è fuori dalla scuola, una sorta di accompagnatore e facilitatore nella gestione del tempo extrascuola per alcuni alunni.

«Riteniamo importante, infatti, che questa figura educativa di “continuità” sostenga alcuni dei nostri preadolescenti e li aiuti in un percorso che non è solo quello scolastico, ma è quello più ampio, rivolta alla loro crescita all’interno di un paese e della sua comunità: così i luoghi dove i nostri ragazzi vivono diventano la casa, la scuola con il suo nuovo atelier creativo, la biblioteca, l’oratorio, il parchetto…».

Non basta però l’intervento educativo mirato: nell’anno dedicato a don Milani, l’intento che ha mosso questo progetto è stato quello di provare a sostituire l’I CARE di milaniana memoria, con il WE CARE.

Un invito, più che una sfida che vede coinvolti docenti, genitori e adulti, in forma singola o associata, come l’AGE Prevalle, che partecipano attivamente ad esperienze laboratoriali di incontro e confronto con la supervisione della dottoressa Mariella Bombardieri psicopedagogista, formatrice e mediatrice familiare.

«Una scuola inclusiva è una scuola partecipata, una scuola partecipata è la scuola della comunità e per la comunità e a Prevalle grazie a questo progetto insieme possiamo farcela».
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