Quello di giovedƬ scorso alla Nave di Harlock a Brescia ĆØ stato, per dirla con gergo dāoltremanica, un ādouble release partyā, una doppia festa in occasione dellāuscita di due dischi di giovani band emergenti del panorama valsabbino-lacustre.
Low Freqency Club e The Oranges i gruppi in questione: i loro nuovi album, omonimo quello dei primi, āHit the centreā il titolo della fatica dei secondi, sono disponibili dal 7 marzo e sono stati appunto presentati nel club bresciano allāinterno del Parco Ducos.
Ambedue i dischi sono stati registrati e mixati da Marco Caldera, che si ĆØ occupato anche della loro produzione, promozione e distribuzione, attraverso lāetichetta Polka Dots, sita a RoĆ© Volciano e di cui Marco ĆØ fondatore e co-titolare insieme a Fausto Zanardelli.
Sul palco del locale bresciano i due gruppi hanno proposto i propri brani in due live divertenti e decisamente energici, davanti ad un pubblico numeroso, attento e incline allāoscillamento perpetuo (e come restarne esenti!).
Ad aprire le danze i The Oranges, terzetto desenzanese dāorigine ma decisamente esterofilo per attitudine ed influenze: Nico (voce e chitarra), Zak (basso e voce) e Mark (batteria) propongono un garageān roll scanzonato, che affonda le proprie radici tanto nel pop-rock quanto nella psichedelƬa, nel punk della prima ora e nelle nuove proposte musicali di quei numerosi gruppi che, forse emuli dei fantastici baronetti, fanno precedere alle loro generalitĆ anagrafiche il determinativo inglese āTheā.
Una miscela esplosiva, fatta di brani schietti e denzerecci, che acquisiscono notevole efficacia nella riproposizione dal vivo, anche grazie allo stralunato aplomb dei tre musicanti.
Ad imbracciare gli strumenti dopo di loro, i Low Frequency Club, terzetto composto da Giorgi e Bonito rispettivamente al basso e alla batteria, giovani musicisti di Gavardo giĆ membri di svariati gruppi del circondario, e il bresciano Yoky, che completa il sound della band con chitarra e tastiere.
La formazione, con allāattivo giĆ un demo e un ep (Emotional Phunk, edito nel 2006 sempre da Polka Dots), cosƬ si presenta sulla sua pagina myspace: āLa bandā¦affonda le sue radici nei classici del funk e della dance e riesce a far convivere le chitarre taglienti di James Brown con i suoni electro alla Jamiroquai e Prodigy, in una miscela che ha tra i suoi ingredienti anche drumānābass, lounge e acid jazz. Col passare del tempoā¦ la componente elettronica ha preso sempre piĆ¹ spazio, arricchendo il soundā¦ di maggiore personalitĆ .ā
Il pubblico della Nave sembra aver apprezzato parecchio ambedue i gruppi, dimostrando ancora una volta che i āpienoniā e gli āeventiā non sono sempre e solo appannaggio dei āgrandi nomiā, ma anche di nuove ed interessanti proposte: The Oranges e Low Frequency Club ne sono la prova provata (o conclusione incarnata).
Per maggiori informazioni:
www.myspace.com/polkadotslabel
www.myspace.com/theorangesgroup
www.myspace.com/LOWFREQCLUB