Un uomo, seduto in un bar, incontra persone e sancisce con loro degli accordi per aiutarli ad ottenere ciò che desiderano. Starà a loro stabilire cosa sono disposti a compiere per raggiungere il proprio obiettivo
Dopo Perfetti Sconosciuti, Genovese torna a stupirci, e stavolta supera addirittura se stesso.
The Place, che sfrutta l'unità aristotelica spaziale, si presenta come un film fatto di piccoli dettagli e ponderati intrecci; lo stesso Genovese afferma: The Place è un mosaico composto da espressioni, piccoli movimenti, silenzi, sguardi, piani di ascolto.
Le inquadrature sembrano soffermarsi quasi a scrutare l'anima di chi parla, con la bocca o con gli occhi.
Addirittura la scelta delle parole è soppesata, in modo da obbligare lo spettatore a riflettere sul significato di ogni singolo vocabolo.
Mastandrea, nella sua accattivante interpretazione, rimane fedele al suo essere: profondamente sofferente, triste e distaccato.
Un uomo che non è né buono né cattivo, che vive sospeso tra le pene degli altri e tutto ciò che c'è di cattivo a questo mondo.
E ancora, un uomo che si insinua tra il bene e il male che convivono dentro ognuno di noi.
Ci si potrebbe soffermare ore a raccontare come ogni singolo componente del cast sia stato eccezionale nella sua performance, ma basta dire che tutti loro, a partire dalla Ferilli, passando per Alba Rorwacher, che attraverso le sue espressioni così reali fa provare a tutti la sua angoscia, per finire con Silvio Muccino, che mostra al mondo, attraverso il suo sguardo forte, la sua rabbia interiore, hanno dato il meglio di sé, e il risultato è palese.
Il capolavoro di Genovese è un film eccezionale, di intensa riflessione, che trafigge lentamente, forse il migliore dell'anno, e rimarrà nel cuore degli spettatori per molto molto tempo.
REGIA: Paolo Genovese
ANNO: 2017 (nelle sale italiane dal 9 novembre)
CAST: Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Sabrina Ferilli, Rocco Papaleo, Alba Rohrwacher, Silvio Muccino, Alessandro Borghi, Vittoria Puccini, Silvia D'Amico, Giulia Lazzarini, Vinicio Marchioni.
GENERE: drammatico
DURATA: 105 minuti
GIUDIZIO: ■■■■■