Trippa per la fiera dei Santi
di a.p.

Una tradizione che rimane immutata quella del succulento piatto di trippa in occasione della fiera che si tiene a Storo nel giorno della commemorazione di tutti i defunti


Di bancarelle oggi, giovedì, giorno dei Defunti, a Storo ne sono state preannunciate parecchie. Alla tradizionale fiera dei Santi comunque il paese riscontra quasi sempre un pienone di gente. Lungo le vie Battisti, Roma, comprese le piazze Europa e Unità d'Italia, l'andirivieni di gente è assicurato. In coincidenza del maggiore mercato di stagione l'afflusso proviene in gran parte da fuori.

Anni fa il mercato si allungava persino nei pressi delle proprietà Maccani & Monfrì verso il Mulino Vecchio. Comunque da Sella Giudicarie e Ponte Caffaro non fa differenza la gente vuole esserci e partecipare.

Una volta l'epicentro dove consumare un piatto o più di trippa era l'albergo Centrale quando l'esercizio era gestito da Danilo e Tullia Baratella, oppure all'Agnello da Miriam Bordiga e Gino Zocchi o anche al Grill da Maria Gentili.

Poi tra cambi gestionali e forzate innovazioni la situazione è variata e ora il grosso delle portate si fa da Romedio a Cà Rossa dentro l'area del centro vendita coop e arredi di Demetrio Zontini.

“Per oggi – avverte Romedio – ho già avuto parecchie prenotazioni da parte di persone intenzionate a pranzare qui da me. Qualcuno la trippa la preferisce in brodo altri invece alla parmigiana poi qualcun altro ancora una successiva porzione se la porta via per cena”.

A mezzogiorno anche al Chicco d'Oro, gestione Marietti in prossimità del bar Carlo Firi alle Piane, si potrà degustare trippa ma solo in brodo, mente da Luciano, in piazza Unità d'Italia, si preannunciano novità alla staffa. L'ex venditore di biciclette ha rilevato e rilanciato quel bar all'angolo un tempo gestito dalla compianta Maddalena Danese Ferretti, dove tra stuzzichini e partite a briscola la gente c'è e si intrattiene.
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