Polveri «cicciotte»
di val.

Le Fonderie Mora avrebbero dovuto in occasione della pausa estiva rimediare all’emissione di polveri e fumi. A quanto pare non è andata proprio così



Legambiente e Gaia tornano sulla questione inquinamento che coinvolge le Fonderie Mora, oggetto di una diffida da parte della Provincia, che sarebbe rimasta disattesa. E intano la protesta corre anche su facebook.

Due le lettere indirizzate alla Provincia e per conoscenza agli altri enti locali, ad Arpa ed Ats, inviate il 2 ed il 3 ottobre.
Con la prima Raffaele Forgione di Legambiente, parla delle numerose segnalazioni inviate dai cittadini anche nella settimana precedente: fortissimo odore che si presenta quasi quotidianamente e sempre alla stessa ora, polvere nera ovunque e fumo dai tetti dell’azienda, rumore notturno.

«Durante la pausa feriale avrebbero dovuto essere installati e resi operativi alcuni presidi di  abbattimento di fumi, di polvere e di odore, gravemente nocivi per la salute dei cittadini e per l’ambiente, come prescritto nei “nuovi interventi di adeguamento e di monitoraggio dell’AIA concessa all’ Azienda e come promessi da anni – scrive Legambiente -. Dato l’aggravarsi della situazione, abbiamo motivo di credere che gli adeguamenti prescritti non siano stati effettuati».

La lettera prosegue con la richiesta di un’ispezione urgente «per accertare lo stato di adeguamento degli impianti e per individuare quali siano i motivi per i quali, dopo la concessione dell’A.I.A, la condizione ambientale e sanitaria anziché migliorare sia divenuta sensibilmente peggiore».

Da parte di Gaia, nella lettera si fa riferimento alla Zonizzazione acustica, oggetto anche di discussione in occasione di una riunione pubblica avvenuta a Gavardo alla fine di ottobre: «In quell’occasione il tecnico comunale aveva affermato che le Fonderie Mora non rispettano i limiti previsti» fanno notare.

Chiedendo poi se, alla luce di quanto affermato, si sia dato seguito a quanto previsto dal regolamento: “Qualora venisse riscontrato il superamento dei limiti delia zonizzazione acustica comunale l'azienda deve presentare entro sei mesi dal riscontrato superamento il piano di risanamento acustico ambientale”.

Che la situazione dei fumi non sia migliorata, attorno al sito produttivo gavardese, non lo dicono solo Legambiente e Gaia, ma lo dimostrerebbero anche alcune fotografie postate su facebook, ed indirizzate anche ai vai enti competenti, dal proprietario di una ditta che apre i suoi spazi lì vicino e che ha 40 dipendenti,  tutti infuriati per quella polvere che si deposita ovunque.

.in foto: le polveri raccolte sul piazzale giornalmente con una ramazza.



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