«Migrazioni e Accoglienza»
di Federica Ciampone

Si terrà nella serata di giovedì, 19 ottobre, presso il teatro dell’oratorio l’incontro organizzato dal Comune di Serle sul tema dell’accoglienza. Verrà presentato anche il progetto Sprar


Gli Assessorati ai Servizi Sociali e alla Cultura del Comune di Serle organizzano per questo giovedì, 19 ottobre, l’incontro «Migrazioni e accoglienza».
 
Tante le tematiche che verranno trattate nel corso della serata. Si parlerà del rapporto tra emergenza e responsabilità e del passaggio da difficoltà a opportunità, dall’esclusione all’integrazione.
 
A condurre l’incontro saranno il Sovrintendente Alessandro Pavoni, responsabile dell’Ufficio Richiedenti Asilo (IV sezione) della Questura di Brescia, e il dott. Franco Valenti della Commissione Territoriale Riconoscimento Protezione Internazionale della Prefettura di Brescia. Verranno presentate le normative vigenti in materia di accoglienza, la distinzione che intercorre tra profugo, richiedente asilo e rifugiato, le diverse tipologie di protezione che vengono assegnate ai richiedenti asilo, l'iter che porta al riconoscimento o non riconoscimento di tali protezioni, una fotografia della situazione bresciana del fenomeno migratorio.
 
Nel corso della serata verrà inoltre presentato il progetto Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), cui l’Amministrazione comunale ha aderito nell’ottica della realizzazione di un’accoglienza “integrata”, che pone l’ente locale come primo e diretto responsabile di un progetto che deve prevedere “misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio – economico”. Concretamente il progetto, co – ideato con il Consorzio Laghi, prevede per Serle l’accoglienza – non in modo continuativo – di 10 rifugiati politici a partire dal prossimo gennaio fino alla fine del 2020. 

"Come amministrazione" ha detto il sindaco Paolo Bonvicini "intendiamo presentare alla cittadinanza le motivazioni che ci hanno spinto ad aderire al progetto Sprar e i miglioramenti che lo stesso porterà alla situazione odierna, che vede ancora attivo il Cas di Via Panoramica con n°25 ospiti. Con lo Sprar tale centro chiuderà, di fatto, i battenti poichè per gli enti locali che attivano lo Sprar è prevista l'applicazione della "clausola di salvaguardia" ovvero una presenza sul territorio di rifugiati secondo i parametri stabiliti dagli accordi tra ANCI e Ministero dell' Interno, nel nostro caso 10 (dieci). Un numero certamente più sostenibile per Serle. Illustreremo anche le garanzie che il progetto offre per quel che riguarda il controllo e la rendicontazione dei fondi ministeriali, nonchè i requisiti richiesti all'ente gestore, che a differenza di quel che avviene per i gestori CAS, dovrà collaborare strettamente con l'amministrazione comunale. Presenteremo poi le motivazioni che ci hanno spinto ad individuare i due immobili comunali come sede del progetto, situati rispettivamente in via Muradelli, 6 al primo piano e in Via Roma 5/A. Il bando prevede altresì che una percentuale dei fondi ministeriali possa essere destinata alla ristrutturazione di immobili deputati all'accoglienza che intendiamo impiegare proprio per ristrutturare le due strutture individuate. Ultimo ma non ultimo aspetto riguarda le modalità e gli obiettivi d'accoglienza che lo Sprar persegue, molto più "alti" e autentici rispetto a quelli richiesti ai CAS. Lo Sprar infatti prevede di porre al centro del sistema di protezione le persone accolte, aiutandole a renderle protagoniste attive del proprio percorso di accoglienza e integrazione anzichè essere meri beneficiari passivi di interventi in loro favore. Obiettivi certamente perseguibili con tali modalità e sostenibili con il numero di 10 anzichè 25".
 
L’appuntamento è per questo giovedì, 19 ottobre, alle ore 20.30 presso la Sala cinema – teatro dell’oratorio di Serle.   
171016_mondo___.jpg