Per salvare i piccoli Comuni
di Federica Ciampone

È stata approvata pochi giorni fa dal Senato la legge Realacci, che istituisce un fondo per la tutela dei piccoli borghi e la promozione del loro sviluppo in diversi ambiti. Una buona notizia anche per molti Comuni valsabbini


Buone notizie per i piccoli Comuni italiani, quelli che non superano i 5000 abitanti: lo scorso giovedì, infatti, è stato approvato in via definitiva dal Senato il disegno di legge di Ermete Realacci per tutelare i piccoli borghi e promuoverne lo sviluppo sostenibile dal punto di vista economico ma anche sociale, ambientale e culturale. 
 
La nuova legge istituisce un Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli Comuni, con una dotazione complessiva di 100 milioni, che serve a finanziare investimenti: parliamo di 10 milioni di euro per l'anno 2017 e di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2023. 

Per l'utilizzo delle risorse è prevista la predisposizione di un piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni e un elenco di interventi prioritari assicurati dallo stesso.
 
Tanti gli ambiti d’intervento previsti dalla legge: si va dal recupero dei centri storici alla salvaguardia del patrimonio artistico e architettonico, dalla riqualificazione delle aree urbane alla possibilità di ottenere la banda ultralarga.

E ancora: la facoltà di stipulare convenzioni, di intesa con le organizzazioni di categoria e con Poste Italiane Spa, perché pagamenti di imposte comunali e vaglia postali possano essere effettuati presso gli esercizi commerciali di comuni o frazioni non serviti dal servizio postale; vendita assicurata dei quotidiani anche nei piccoli Comuni, promozione del consumo e della commercializzazione dei prodotti a km 0, utilizzo della promozione cinematografica.

Ci si occuperà anche dei trasporti e dell’istruzione nelle aree rurali e montane e dell’istituzione di centri multifunzionali per la fornitura di diversi servizi. 
 
Si tratta di un’ottima notizia anche per numerosi Comuni della Valle Sabbia; eccezion fatta per Gavardo, Villanuova sul Clisi e Vobarno, infatti, nessun altro Comune della Valle supera i 5000 abitanti. 
 
 
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