70 anni per Ivars
di Ubaldo Vallini

Più di trecento a Gargnà ieri, per festeggiare i 70 anni dell’Ivars, storica azienda valsabbina fondata da Pietro Giulio Ebenestelli nel 1947


Una gran festa, con momenti densi di emozione alternati ad altri dove l’hanno fatta da padrone la cucina “targata” La Sosta, gli interventi di alcuni ospiti, compresi quelli ripetuti del comico “Scintilla”, alla quale sono stati invitati soprattutto tutti i collaboratori.

Perché lo staff dirigenziale di Ivars, e lo ha detto chiaramente anche il presidente Carlo Ebenestelli quando ha preso la parola, è conscio che nulla in questi settant’anni sarebbe stato possibile senza l’immenso capitale umano che è il vero protagonista dell’impresa: «Le persone che lavorano con noi sono la nostra ricchezza, sono il nostro presente e il nostro futuro. Grazie a loro siamo certi di poter affrontare con passione immutata i prossimi anni, sempre insieme».

Presente, futuro, ma anche passato.
L’occasione è servita infatti per dare uno sguardo indietro nel tempo, fin da quando Pietro Giulio Ebenestelli, dismessi da pochi mesi i panni del “ribelle per amore” con la Brigata Perlasca di Toni Doregatti, acquistava i primi macchinari per dare vita alla Industria Valsabbina Applicazioni Resine Sintetiche, il cui acronimo è appunto Ivars.

Un passato che ieri sera era testimoniato dalla presenza dell’ultraottantenne Fulgenzio Bracchi, che di Pietro Giulio era il cugino e che nel 1945 da Bornato raggiunse Vestone.
Giovanissimo, motorista in Aereonautica, indeciso se accettare un impiego alla Om oppure in Canada alla General Motors e sempre per occuparsi di motori aerei che erano la sua passione, scelse di sostenere l’impresa del cugino, lavorando con lui e finanziandolo in un momento difficile, come anche le aziende longeve e floride come l’Ivars possono dover affrontare.

Non sono molte le aziende di questo livello che possono vantare settant’anni di storia ininterrotta.
Crediamo che non sia un caso, che sia un’azienda valsabbina.

.in foto: Il presidente di Ivars, Carlo Ebenestelli; Carlo Ebenestelli con Fulgenzio Bracchi.


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