Legalità, questione di giustizia sociale
di Cesare Fumana

Il secondo appuntamento della manifestazione “Carabinieri ieri - oggi – sempre” è stato dedicato alla legalità con ospiti il generale Angiolo Pellegrini e il consigliere regionale Gian Antonio Girelli


Il secondo momento della manifestazione “Carabinieri ieri - oggi – sempre”, che ha preso il via sabato scorso a Muscoline, è stato un incontro sulla legalità che si è tenuto giovedì sera presso il teatro Pavanelli.

Ospiti della serata il generale dei carabinieri Angiolo Pellegrini, che ha presentato il suo libro “Noi, uomini di Falcone”, e il consigliere regionale Gian Antonio Girelli, presidente della commissione speciale Antimafia di Regione Lombardia.

A condurre la serata il sindaco di Muscoline Davide Comaglio che, insieme alla sezione Anc di Gavardo, ha voluto questa serata di riflessione e cultura dedicata alla legalità.

All’incontro erano presenti, fra gli altri, il comandante della compagnia di Salò dei Carabinieri, il capitano Alessandro Firinu, il comandante della stazione di Gavardo, maresciallo Francesco Santonicola, il comandante della Polizia locale Stefano Dondelli, il presidente dell’Anc di Gavardo Marco Peli, diversi soci del sodalizio e un pubblico numeroso.

La serata è iniziata con la presentazione del progetto realizzato dalla scuola materna “Pedrali” di Castrezzone “Scacco matto alla mafia”. Dopo un breve filmato, la maestra Lucia ha illustrato il progetto con il quale la scuola materna ha reso concrete alcune linee guida del Ministero dell'Istruzione, dedicata a vivere le prime esperienze di cittadinanza, cioè pensare alla scuola come luogo della legalità, dove ci sono regole condivise e da rispettare.

Il primo degli ospiti a intervenire è stato il consigliere Girelli che ha presentato un quadro della presenza mafiosa in Lombardia.
Una presenza che risale agli anni 50 e che dapprima era focalizzata principalmente nel racket delle estorsioni e nel controllo del traffico di stupefacenti, ma che poi si è sviluppata in altri settori, quali prostituzione, contraffazione, movimento terra, cave, discariche, appalti pubblici, sanità, ricordando anche la fine anticipata della scorsa consiliatura per infiltrazioni mafiose nel governo regionale.

“Le stragi del '92  - ha ricordato Girelli – hanno segnato una svolta nel contrasto al fenomeno mafioso a livello nazionale, e anche in Lombardia si è più consapevoli di questo fenomeno anche se è indispensabile tenere alta l'attenzione e proseguire un lavoro anche dal punto di vista culturale perché non si tratta solo di questioni di giustizia, ma di giustizia sociale”.

È stata poi la volta del generale Angiolo Pellegrini che ha presentato il suo libro “Noi, gli uomini di Falcone”, frutto della sua esperienza palermitana a fianco di Giovanni Falcone.
In generale arrivò a Palermo da capitano nel 1981 e fino 1985 rimase al fianco del pool antimafia portando avanti le più importanti indagine nei confronti di Cosa Nostra.

La nascita del pool antimafia contribuì a capire il fenomeno mafioso che all'inizio si pensava come guerra tra famiglie di Palermo, mentre invece riguardava l'intero territorio siciliano.

Il generale ha ricordato persone vittime della mafia, colleghi morti nell'adempimento del loro dovere, ricordando in particolare il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, il primo a dire che il fenomeno mafioso riguardava l'intera Italia non solo la Sicilia, e il magistrato Rocco Chinnici, che aveva portato alla luce i legami con la politica.

Un racconto appassionato, a tratti e commovente, che ha permesso di ricordare fatti e persone che si sono spese, in prima linea, per la lotta a Cosa Nostra.

La manifestazione “Carabinieri ieri - oggi – sempre” si concluderà questa domenica mattina con l'inaugurazione a Muscoline di un monumento ai Carabinieri.
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