Streghe e polente protagoniste a Cimego
di e.p.

Sabato scorso a Cimego, nonostante le condizioni meteo non fossero delle migliori, in tanti hanno preso parte alla tradizionale “Festa del fuoco e delle polente”


Molti erano turisti, altri della zona ma tutti desiderosi di esserci all’immancabile appuntamento di dopo ferragosto. Dentro gli androni delle case era possibile rivivere le tradizioni e il mondo di una volta lungo un unico l'itinerario.

Già a Natale il paese di Cimego vanta da anni i suoi tradizionali mercatini mentre in estate lo scenario cambia. Nelle corti, ancora ben conservati, fanno bella mostra di sé alcuni arnesi di campagna. Dentro i sottostanti vani e cantine è rimasta la vita passata: arredi, biancheria, ricami e indumenti ben sistemati in vecchie cassapanche profumate di lavanda.

L'evento, che prevedeva cantine aperte con animazioni e distribuzione di polente, riguardava l'intero borgo di Quartinago dove tra l'altro c'è la cinquecentesca chiesetta di Sant'Antonio. “Quella parte iniziale del paese – avverte la docente di un tempo Mariacarla Girardini Lucchini - potrebbe un domani essere presa in considerazione come uno tra i possibili borghi più belli d'Italia” .

Ma al di là del disorientamento iniziale, dovuto al maltempo, l'altra sera la gente si è poi organizzata trovando riparo dentro i vari “volt”.

Poi a fare attrazione il Museo storico di casa Marascalchi, le esibizioni della banda sociale e qualche altro strumentista solitario con fisarmonica e tromba con musiche degli anni 50 e 60. Ad organizzare e gestire il tutto l'ente Pro loco. “Sono tredici anni che la manifestazione si ripete e ci consideriamo soddisfatti di tante presenze” avverte il suo presidente Matteo Pellizzari.

Già attorno alle 18 era possibile accostarsi ai vari assaggi. Oltre alle polente (maccafana quella originaria di Cimego) e la carbonera, anche tanti prodotti locali tra cui formaggi, insaccati, marmellate e miele. “Come polente – dicono Giampietro, Simone, Angelo e Roberto – ne abbiamo comunque “sfornate” quasi 800 porzioni, un quantitativo da record”.

Dalle 22 in poi ballo e rogo delle streghe la cui esibizione è sempre di grande richiamo. “Diciamo – torna a dire Mariacarla Girardini Lucchini - che il nostro è un gruppo dove non ci sono gerarchie ma dove tutte quante ci consideriamo uguali. Poi le streghe sono donne che sanno anche portare soddisfazioni e spesso fortuna”.

Al di là dello storico gruppo, una ventina circa, le Streghe di Cimego possono pure contare sulle nuove leve, che al momento svolgono mansioni di supporto, ma in futuro sono destinate a garantire un adeguato ricambio a mamme e zie ora impegnate in prima fila.

Nelle foto di Juri Corradi alcuni momenti della manifestazione
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