Incontri ravvicinati
di a.p.

All'area di servizio alle Staiade di Condino sono stati avvistati due esemplari di Ibis Eremita, una specie in via d’estinzione


Le dimensioni erano quelle di un gallo ma gallo poi non era.
Si trattava invece di Ibis Eremita, un uccello pelecaniforme della famiglia Treschiornitidi, considerati in estinzione. Erano due, arrivavano da nord e più tardi si sono diretti verso il bresciano.

A riconoscerli, con l'ausilio di un binocolo, il dirigente della locale stazione forestale Franco Salvaterra ed un collega, che hanno subito trasmesso la rilevazione sia al Servizio faunistico della Provincia sia al Muse.
Dal Parco Natura Viva di Bussolengo, unico partner italiano del Progetto europeo “ Reason for hope”, hanno fatto sapere che il numero finora registrato nella migrazione guidata comprende una trentina di esemplari che provengono da Passo Resia, quasi sempre diretti verso il Bellunese.

Ad avvistarli per prima, ieri, sono state Lucia Tarolli Leotti e la sua cagnetta Chira, intorno alle 9,30 alle spalle dell'area di servizio dei figli Paolo e Giuseppe Leotti, alle Staiade, in territorio di Borgo Chiese.
“In un primo momento mi sembravamo per davvero due galli, poi mi sono resa conto che avevano un becco di ben altre dimensioni. E' stato allora che ho allertato subito i due figli che nel contempo erano alle prese con carburante e lavaggi“.

Non è la prima volta che da quelle parti si verificano incontri ravvicinati con animali selvatici: anni fa c'era stata una aggressione di cinghiali in pieno giorno di sabato, quando il personale era alle prese nel fornire carburante e lavare auto. Il maiale selvatico era stato poi abbattuto dai forestali dopo che aveva fatto danni in un'azienda non molto distante. 

Sempre in quella zona si registrano spesso via vai di caprioli, soprattutto nelle ore notturne. Mancavano solo gli Ibis eremita.


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