Nuovi sguardi gardesani
di Laura

A Riva del Garda una mostra fotografica d'autore, che scorge il paesaggio gardesano nel nuovo millennio. Visitabile tutti i giorni, è un idea per una gita fuori porta


A dieci anni dall'ultima campagna fotografica di Sguardi Gardesani, il MAG (Museo Alto Garda)  propone un nuovo progetto sulla fotografia d'autore volta al paesaggio contemporaneo nella zona del lago di Garda.

L'idea di riprendere, attualizzandolo in questo secondo decennio del nuovo millennio, il progetto Sguardi Gardesani (denominandolo non a caso Nuovi sguardi gardesani), si inserisce nel percorso di studio sul paesaggio attraverso la produzione artistica da parte di autori contemporanei, i quali ne sappiano cogliere e interpretare le possibili declinazioni e visioni.
 
I tre fotografi,Delille, Galimberti e Woods, si distinguono per appartenere alla giovane e allo stesso tempo già affermata generazione di professionisti riconosciuti a livello internazionale. Pur lavorando insieme, perseguono anche individualmente le loro ricerche in base a personali visioni e predisposizioni artistico-culturali.
 
Ecco le parole della curatrice Giovanna Calvenzi: "Edoardo Delille ha messo al centro della sua esperienza fotografica il lago di Garda e i suoi frequentatori. Protagoniste del suo lavoro dal titolo Full Immersion sono l’esperienza fisica dell’immersione e l’attesa dell’impatto con l’acqua, affrontate con la collaborazione dei bagnanti che hanno condiviso le sue sperimentazioni visive.
Con Vista lago, Gabriele Galimberti ha messo in scena una rappresentazione quasi teatrale nella quale reali agenti immobiliari lo hanno accompagnato a visitare gli appartamenti che vengono offerti ai turisti e che garantiscono la possibilità, appunto, di vedere almeno un pezzetto di lago. 
Paolo Woods, incuriosito dal luogo comune che vuole che gli abitanti di Riva, per la connotazione del territorio, non vedano né albe né tramonti, ha fotografato il paesaggio dall’alto, affascinato dalle “spade d’ombra” (titolo anche della sua ricerca) che sezionano la visione e disegnano sul paesaggio due campiture nette, di ombra e di luce."

Per maggiori info e dettagli cliccare qui
 
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