Un gruppo di lavoro per gli «Stampatori di Sabbio Chiese»
di c.f.

Il consiglio comunale di Sabbio Chiese ha deliberato la creazione di un gruppo di lavoro per valorizzare il ricco patrimonio di libri antichi acquisito negli anni dal Comune e delineare un progetto per un “Museo del libro antico”


A partire dagli ultimi anni del 1400 sino a tutta la prima metà del 1600, molte intraprendenti famiglie di Sabbio si dedicarono con successo all’arte della stampa dei libri, diramandosi a Venezia, in parecchie altre città italiane e anche d’Europa. Un fenomeno importante e raro per un paese di modeste dimensioni.

Il ricordo di questo periodo culturalmente assai rilevante, che ha portato il nome del paese sulle “vie del mondo”, si è mantenuto anche quando si è esaurito il filone delle famiglie dedite a questa “arte intelligente”.

Dall’inizio del 1900 ad oggi, più volte, è stato scritto sugli stampatori ed è maturata la consapevolezza che si è trattato di una “stagione” dove impegno ed abilità manuale si sono felicemente uniti.

In questi ultimi anni l’Amministrazione comunale di Sabbio Chiese ha acquisito, attraverso molte donazioni, una consistente dotazione libraria dei “suoi” stampatori, con edizioni per la maggior parte del secolo XVI.

Per valorizzare non solo questo patrimonio librario di proprietà comunale, ma anche di tutto quanto può concorrere a mettere il libro al centro delle esperienze culturali, l’Amministrazione comunale ha deciso di istituire un Gruppo di Lavoro per “La memoria e la valorizzazione degli Stampatori di Sabbio Chiese. Dalla storia al museo del libro antico”.

A coordinare tale gruppo sarà l’assessore alla Cultura del Comune, Claudio Ferremi, e come componenti sono stati nominati il prof. Alfredo Bonomi, il dott. Ennio Ferraglio, la dott.ssa Elena Ledda, il consulente del Lavoro Flavio Richiedei e la prof.ssa Michela Valotti.

Il gruppo di lavoro – come si legge nella delibera approvata all'unanimità dal Consiglio comunale - avrà le seguenti finalità: «Promuovere le più opportune iniziative idonee a far conoscere il valore degli stampatori di Sabbio e, più in generale, l’importanza della stampa nei secoli XV, XVI e XVII e del libro nel contesto dei moderni mezzi di comunicazione.

Organizzare, con cadenza annuale, un “incontro di studio” su “gli stampatori di libri”, coinvolgendo in primo luogo, oltre gli studiosi ed il “mondo accademico”, la realtà scolastica e culturale locale.

Delineare un percorso che, pur nelle tempistiche che si renderanno necessarie, coinvolga le diverse istituzioni intorno al progetto di apertura a Sabbio di un “Museo del libro antico”, concepito però con modalità adatte alle necessità dell’odierna società e che coinvolga il “mondo della didattica”, i giovani delle scuole sul valore del libro e delle carte come “fucina della storia e del sapere”, con l’intento di far di Sabbio, nel rispetto della sua tradizione in questo campo, un “polo museale” del libro antico, che si colleghi dinamicamente con le diverse realtà già attive nel settore.

Tutto ciò per arricchire la Valle Sabbia di una opportunità culturale di qualità che si saldi efficacemente ad una sua tradizione, dove la manualità e le idee nel lontano 1500 hanno “messo le ali” ad un artigianato che, con la forza dell’innovazione, ha saputo imporsi in un contesto umano vario e variegato».
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