«Chiudete quello sportello»
di red.

Il gruppo di minoranza “Nuovo Progetto Prevalle”, ha presentato una mozione per chiudere lo sportello “No Gender” inaugurato sabato scorso in municipio a Prevalle, che sconfesserebbe anche il ruolo della scuola

 
Il riferimento è «allo “Sportello NO Gender” aperto come servizio di informazione e consulenza, basato su presupposti ideologici discriminatori e contrari ai diritti individuali e collettivi riconosciuti dalla Costituzione», così si legge sulla mozione che vorrebbe impegnare il sindaco a il Consiglio Comunale impegna il Sindaco «a sospendere con effetto immediato il predetto “Sportello NO Gender” e di ricusarne la natura inaccettabile di propaganda ideologica contraria ai diritti inalienabili della persona e dei cittadini di Prevalle in particolare».

La mozione, a firma del capogruppo Paolo Catterina, è accompagnata anche da un comunicato sottoscritto anche da Diego Segala, Federica Avigo e Pieralberto Pelizzari.
 
«L’avvio di un’iniziativa sotto forma di servizio di informazione e consulenza basata su presupposti ideologici controversi e accompagnata da dichiarazioni farneticanti non può lasciare indifferenti – scrivono -. Il clamore mediatico con il quale si è promossa l’apertura di questo sportello evidenzia la natura ideologizzata e discriminatoria dell’iniziativa che poco o nulla ha attinenza con i bisogni e con le aspirazioni dei cittadini di Prevalle sulla questione sollevata».
 
«Sottolineiamo la perfetta inutilità del servizio per il paese nel quale sia gli organi istituzionali scolastici che gli organi di rappresentanza dei genitori si sono mai trovati di fronte a progetti o teorie inadatte o contrarie al mandato educativo della scuola, tantomeno questo pericolo appare all’orizzonte per la realtà locale. Non vi è alcuna ragione per sostituire o peggio sconfessare il ruolo di questi organi istituzionali scolastici o di rappresentanza che a Prevalle sanno svolgere il loro mandato con coscienza e attenzione (nonostante i continui tagli ai finanziamenti da parte di questa Amministrazione Comunale)».
 
«Mostriamo serie perplessità in ordine alle competenze messe in campo per svolgere un delicato servizio di consulenza e orientamento su un tema controverso. Ne consegue un evidente, malcelato obiettivo di propagandare temi ispirati a ideologie di parte molto probabilmente anche per distogliere l’attenzione da una incapacità amministrativa reale e comprovata dai fatti».
 
E poi ancora: «Inutile, controversa e fonte di confusione e disorientamento, questa iniziativa è lontana dal paese e svia l’attenzione dai problemi reali di Prevalle.
Qui, tutti, dai giovani fino agli anziani (anzi questi ancor di più) conoscono bene qual è la priorità e il bisogno del paese: la RSA. La struttura che giace incompiuta senza che se ne conoscano le ragioni e soprattutto le prospettive della futura apertura».
 
Così concludono: «Due spettri aleggiano a Prevalle: gli scheletri di una struttura costruita a metà e interrotta senza che nessuno ne dia conto, un’altra (la ex casa albergo per anziani Villa Merici) chiusa praticamente cacciando anche gli anziani prevallesi che vi risiedevano (con tanto di ordinanza del Sindaco).
Su questo tema sì, il Sindaco e gli Amministratori dovrebbero aprire uno sportello a beneficio del paese. Non avrebbe clamore sulla ribalta nazionale, non sarebbe controverso, tutti i prevallesi lo capirebbero al volo e lo apprezzerebbero».
 
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