Italia ed Ungheria insieme, per l'indipendenza
di Ubaldo Vallini

In memoria dei giovani che diedero la loro vita per l'indipendenza d'Italia, grande partecipazione alla manifestazione organizzata ad Anfo dall'Associazione culturale Capitolium. VIDEO


L’associazione culturale Capitolium, gestore dell’Ossario di Monte Suello per conto della Provincia fin dal 2010, anche quest’anno ha aperto i cancelli del monumento garibaldino per ricordare l’anniversario della battaglia risorgimentale qui avvenuta il 3 luglio del 1866, col generale Garibaldi impegnato nella Terza guerra d’Indipendenza contro le truppe austriache comandate al generale Von Kuhn.

Ieri il sacrario che si trova lungo la Sp 669 che dal lago d’Idro sale verso Bagolino, in territorio comunale di Anfo, ha ospitato alle 10 la cerimonia dell’alzabandiera a cura della Sezione Marinai di Idro, alla presenza delle Associazioni d’Arma, del console d’Ungheria Mark Berenyi, delle rappresentanze comunali della zona, di tanta gente comune e di un nutrito gruppo di podisti dell’Aido, impegnati questi ultimi nella prima tappa della Marcia della Solidarietà “In cammino e di corsa per la vita”.

Preso in carico da Capitolium nel 2010, l’Ossario è stato restaurato e nel 2013 è tornato al suo antico splendore.
Il sodalizio presieduto da Federico Vaglia, ha poi proseguito l’opera di recupero della memoria al Vantiniano di Brescia, dove sono seppelliti alcuni dei giovani che hanno qui combattuto per l’Unità d’Italia, recuperando una sessantina di lapidi.

Da qualche anno alla cerimonia è una presenza fissa il console d’Ungheria: «I rapporti di amicizia fra i nostri due Paesi sono molto vivi fin dai tempi dell’Impero romano, quando appartenevamo alla stessa regione – ha spiegato Mark Berenyi -. Ci ritroviamo uniti in rapporti culturali e dinastici durante il Rinascimento e nel XIX secolo, in epoca risorgimentale, tessendo rapporti di aiuto reciproco per liberarsi del giogo austriaco. Spero che in seno all’Unione Europea questo rapporto di fratellanza possa dimostrarsi ancora più fruttuoso».

Fino a mezzogiorno l’Ossario è rimasto aperto al pubblico, coi soci di Capitolium a disposizione per spiegare la storia della battaglia e del monumento stesso, il modo migliore per rendere omaggio ai Caduti.

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