Timori per i livelli d'agosto
di Val.

Occhi puntati al cielo ...e al Trentino, attorno al lago d'Idro. Solo le piogge ed il funzionamento delle "compensazioni" con l'acqua di Bissina e Boazzo, infatti, potranno evitare abbassamenti record con la prosecuzione della stagione estiva. Il problema delle alghe


Alla fine di giugno dello scorso anno il livello del lago d’Idro superava la soglia di 368 metri sul livello del mare.
Quest’anno c’è mezzo metro di meno e la situazione ricorda piuttosto quella dell’anno precedente, il 2015, quando poi accadde che ad agosto e per diversi giorni, per dissetare i campi della Bassa, venne interrotto il minimo deflusso vitale.

Sono in molti dunque, in questi giorni, a chiedersi se il bacino valsabbino riuscirà a trascorrere indenne l’estate, cioè a mantenere livelli accettabili.

Se lo chiedono in Regione Lombardia, dove per venire incontro alle esigenze dell’agricoltura sarebbero eventualmente disposti a concedere deroghe.

Se lo chiedono coloro che sulle quote del lago da sempre fanno battaglia, come le associazioni ambientaliste.

I veri arbitri su questa dicotomia, però, solo il fattore meteo ed il Trentino.
Le piogge dei giorni scorsi, infatti, hanno mantenuto il lago oltre quota 367,50 tendendo anzi a farlo risalire di qualche centimetro e questo è buona cosa.

Le precipitazioni, inoltre, hanno permesso di mantenere sostanzialmente integre le risorse idriche a monte dell’Eridio, che sono poi il contenuto delle dighe di Malga Bissina e Malga Boazzo, che in virtù di un accordo sottoscritto da Regione Lombardia e Provincia autonoma di Trento, dovrebbero essere in grado di “compensare” i prelievi necessari per irrigare la pianura.
Troppo presto, insomma, per capire cosa potrà accadere ai livelli del lago in agosto.

Si sa invece e da tempo, cosa sta accadendo alla qualità delle acque del lago d’Idro.
Pur essendo considerate balneabili dal punto di vista sanitario, infatti, lo sono meno come arriva la bella stagione, con alghe variopinte che affiorano per chilometri lungo le coste.
La causa di questo processo di eutrofizzazione, anche questo è noto, sta nell’eccessivo apporto di fosforo e azoto: agenti inquinanti che arrivano al lago a causa di una rete di depurazione, in terra bresciana e in terra trentina, ancora insufficiente.

090806Scorcio_001.jpg