Nuovo bando
di Val.

Due progetti su 14, fra quelli che riguardano il contrasto al gioco patologico, finanziati da Regione Lombardia nel Bresciano, sono valsabbini


 
Si tratta di “La vita non è un gioco” e “Fuori dal gioco”, finanziati per un totale di 30 mila euro.
La Valle Sabbia è stata premiata per quanto ha saputo esprimere col precedente bando. Anche allora i progetti erano stati due e fortemente in relazione fra loro.

Eccoli:
Con il progetto “Fuori dal gioco” prima di tutto si è pensato alla formazione, coinvolgendo i servizi territoriali e anche gli amministratori.
Poi l’attivazione di gruppi “self help” per gli adulti e l’apertura di uno sportello d’ascolto.

Con “La vita è solo un gioco” c’è stata opera di sensibilizzazione, l’attivazione di laboratori coinvolgendo gli studenti e sempre con 332 ragazzi di Terza e di Quarta frequentanti le superiori in Valle Sabbia la somministrazione di questionari per fare il punto sul fenomeno e passare alla fase della prevenzione con cognizione di causa, mentre coi Comuni c’è stata la mappatura dei “luoghi sensibili” che dovrebbero mantenere un’adeguata distanza dalle potenziali fonti di dipendenza.

Due i progetti attivati in Valle Sabbia col bando regionale per il biennio 2015/16, unico l’obiettivo: quello di fare luce sul fenomeno del gioco d’azzardo, soprattutto quello “patologico”, raccogliere i dati e cominciare a porvi rimedio.

Ente capofila la Comunità montana
.
Vi hanno aderito quasi tutti i Comuni valsabbini  e con loro c’erano anche Secoval, Consorzio Laghi, Coop Area e Il Calabrone, oltre a diverse realtà di volontariato.

Questi primi due progetti si sono conclusi la scorsa estate con il festival “Non t’azzardare” che da maggio a luglio ha dato visibilità al lavoro svolto nei mesi precedenti.
Fra gli eventi quelli rivolti a bambini e giovani sul tema del gioco nelle sue forme ludiche ed aggregative; le giornate nei centri sociali con laboratori per adulti; serate teatrali a tema; serate di sensibilizzazione rivolte alla popolazione durante le quali sono stati presentati anche i risultati della ricerca condotta sui giovani.

Un migliaio le persone coinvolte in queste occasioni d’incontro, culminate con un concerto del rapper bresciano Dellino Farmer, che si è anche esibito con la canzone ”Non m’azzardo più” (alleghiamo il file) scritta all’interno di uno dei laboratori scolastici.
 
170608Ludopatia.jpg