Alla ricerca del Togni perduto
di Ubaldo Vallini

Occuperŕ per due settimane la nuova palestra delle elementari vestonesi dedicate a Collodi la grande mostra del pittore “valsabbino” Edoardo Togni in programma per il prossimo mese di settembre.

Occuperà per due settimane la nuova palestra delle elementari vestonesi dedicate a Collodi la grande mostra del pittore “valsabbino” Edoardo Togni in programma per il prossimo mese di settembre.
Intanto però è già al lavoro una task force di esperti per individuare gli l’ottantina di quadri che vi troveranno posto, perchè l’idea innovativa che sta alla base di questa proposta dell’Amministrazione comunale di Vestone e dalla biblioteca civica “Ugo Vaglia” è quella di tirare fuori dalle case e di esporre il più possibile gli “inediti” del grande e stimato artista.
L’intenzione è quella di realizzare una vera e propria “operazione culturale” insomma.
A condurla non poteva mancare un comitato scientifico costituito ad hoc, presieduto da un profondo conoscitore d’arte e di cose valsabbine come Alfredo Bonomi, che avrà modo di avvalersi delle indiscusse competenze in campo artistico di Giannetto Valzelli, Attilio Mazza, Giuseppe Biati, Romeo Seccamani e Giovanni Tabarelli.

“Chiunque possieda quadri del Togni e sia interessato a renderli disponibili per la durata della rassegna si faccia avanti telefonando in municipio allo ////////////0365 81241/, oppure inviando un fax allo 0365 820510 o digitando info@comune.vestone.it – è l’appello del sindaco vestonese Emanuele Corli -. Noi rispetteremo l’anonimato dei proprietari, naturalmente. Per una prima selezione sarà sufficiente poter visionare una fotografia con una breve descrizione, l’esame in loco del quadro avverrà più tardi”.
Molte delle opere del Togni sono di grandi dimensioni, oltre che assai preziose. L’eventuale spostamento avverrà dunque solo ed unicamente nel caso finiscano per essere esposte. “L’iniziativa aspira a ripercorrere la storia pittorica del maestro, ma si propone anche di valorizzare la tradizione culturale bresciana – aggiungono in municipio -. L’omaggio ad Edoardo Togni vuole essere un segnale di affetto all’artista e di condivisione del suo stile di vita, libero da condizionamenti e intimamente legato ai sentimenti dell’animo, alle cose profonde ed essenziali”.

Edoardo Togni nasce a Brescia nel settembre del 1884 e nel suo peregrinare fra Brescia e Milano, fra la Valle Camonica e la Valle Sabbia, finì con lo sposarsi a Belprato e con l’essere “adottato” dai valsabbini.
Visse per più di vent’anni fra la Pertica Alta e la casupola vestonese in contrada Santa Lucia, fino alla paralisi e poi alla morte che lo colse nel novembre del 1962.
Ripercorrere l’amore per la natura, anche e soprattutto quello per la terra di Valle Sabbia, che Togni ha dimostrato e magistralmente fissato sulle sue tele, per Vestone e per la comunità vestonese ha un significato particolare: si tratta di “ripescare” una sorta di humus culturale che per un lungo periodo storico ha fatto del centro valsabbino una sorta di ombelico intellettuale, non solo per la valle solcata dal Chiese.

In quegli anni, per citare solo alcuni fra i pittori, a Vestone o poco distante hanno lavorato oltre al Togni il Garosio, Fiessi, Solaro, Branca. Una concentrazione di artisti che non aveva eguali e che in qualche modo ha segnato in modo indelebile anche i decenni successivi. Per celebrare degnamente l’evento, gli organizzatori hanno previsto anche un annullo postale e la pubblicazione di una monografia.
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