Scatta la protesta a Gavardo
Dallo scorso 25 febbraio e fino al 14 marzo parte del centro storico di Gavardo è chiuso al transito dei veicoli.
Ad essere bloccata è la porzione di via Giovanni Quarena compresa fra la strettoia della chiesa di San Rocco e piazza Marconi.


Dallo scorso 25 febbraio e fino al 14 marzo parte del centro storico di Gavardo è chiuso al transito dei veicoli. Precisamente ad essere bloccata è la porzione di via Giovanni Quarena compresa fra la strettoia della chiesa di San Rocco e piazza Marconi. La causa è duplice: nella zona di San Rocco si sta costruendo un rialzamento per rallentare il traffico, mentre sul resto della strada sta lavorando Talecom per rifare alcune canalizzazioni sotterranee. Interventi richiesti dalla cittadinanza nel primo caso, necessari per evitare guasti nel secondo. In ogni caso portatori di disagi.

A PROTESTARE sono i commercianti, che la scorsa settimana hanno raccolto e recapitato in municipio una settantina di firme, a cui ha fatto seguito anche un'interrogazione presentata in Consiglio comunale, sottoscritta da tutti i consiglieri di minoranza.
I perché della protesta sono nelle parole di Alessandro Fondrieschi, rappresentante degli esercenti gavardesi: «Tre settimane di chiusura al traffico in un momento economicamente non certo florido sono già un danno, che diventa ancor più grave vicino a Pasqua. Qualcuno ha già notato cali di vendite del 70%: come lo spieghiamo alle famiglie? Con le nostre rimostranze abbiamo ottenuto almeno la promessa di trasformare il blocco totale in un senso unico alternato».

«Quello che ci dà più fastidio è il non essere stati nemmeno interpellati prima - prosegue Fondrieschi -: come al solito non c'è stato dialogo, nessuno ha chiesto la nostra collaborazione, siamo stati informati a cose fatte. Avremmo potuto trovare delle soluzioni diverse, magari posticipando il tutto a dopo Pasqua o all'estate. Non neghiamo la necessità degli interventi, ma sottolineiamo che le cose potevano essere fatte molto meglio, così come la comunicazione ai cittadini: tanti pensano che tutta via Quarena sia completamente inagibile, invece si tratta solo di alcune decine di metri».

NON SI È FATTA ATTENDERE la risposta dell'amministrazione comunale. La replica è affidata a Guido Lani, assessore ai Lavori pubblici: «Innanzitutto Telecom è arrivata da noi ad inizio febbraio con un'ordinanza della Provincia di Brescia che la autorizzava a cominciare l'opera. Abbiamo chiesto di aspettare qualche giorno per aprire anche l’altro cantiere e concentrare il periodo di disagi. Nel momento in cui c'è stata la certezza sulla data di avvio abbiamo diffuso l'informazione. Capisco le lamentele, ma che potevamo fare? Spostare tutto dopo Pasqua significa rischiare di sovrapporsi con la Fiera e poi bisogna tenere conto delle necessità delle ditte».
I commercianti hanno anche raccolto una settantina di firme. «Ho qualche perplessità in merito -dice Lani-, perché molti dei firmatari non lavorano nel centro storico, e comunque ci sono tanti gavardesi che apprezzano la vivibilità che l'area acquista senza traffico».

Luca Cortini da Bresciaoggi
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