Il cimitero «vecchio» di Bagolino, tra memorie sepolte e memorie salvate
di c.f.

È in calendario questo giovedì sera la presso la Casa Museo Habitar in sta terra del borgo montano valsabbio la seconda conferenza della rassegna “La morte. Tra rito e tabù” promossa dal Sistema Museale della Valle Sabbia


“Memorie sepolte, memorie salvate. Il cimitero “vecchio” di Bagolino” è il titolo della seconda conferenza in programma questo giovedì 18 maggio, alle 20.30, presso la Casa Museo Habitar in sta terra, in Via Madonna S. Luca 47, a Bagolino, della rassegna “La morte. Tra rito e tabù”, promossa dal Sistema Museale della Valle Sabbia.

L’iniziativa è stata ideata in occasione della “Festa dei Musei 2017”, sul tema della Giornata Internazionale dei Musei proposto da Icom “Musei e storie controverse: raccontare l’indicibile nei musei”.

L’incontro, condotto dallo storico dell’arte Andrea Crescini, ha lo scopo di valorizzare un importante monumento locale, il cimitero ottocentesco, di cui vengono ricostruiti gli aspetti storico-artistici e le curiosità emerse in occasione del restauro, promosso e realizzato dall’associazione Habitar in sta terra.

La rassegna “La morte. Tra rito e tabù” proseguirà con due visite guidate tematiche: la prima sabato 20 maggio alle 17 a Sabbio Chiese: “Storie quotidiane di fede e devozione. Tra museo e santuario”, passando dal Santuario della Madonna della Rocca al Museo della Civiltà contadina e dei Mestieri, e la seconda domenica 21, sempre alle 17, a Pertica Bassa presso il Museo della Resistenza e del Folklore valsabbino, a Forno d’Ono, con lo storico Alfredo Bonomi che condurrà alla scoperta del “Sigillo del sangue”. L’eccidio partigiano della Brigata Matteotti tra mito e feticci.

Tutte le iniziative sono ad ingresso libero.

In foto il muro di cinta del cimitero “vecchio” di Bagolino

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