Distrazione fatale
di Val.

Dicono che stava salutando altri motociclisti che arrivavano dalla parte opposta, che per questo si è distratto e non ha visto che l’auto davanti a lui si era fermata. VIDEO


Chi era alla guida del suv Mazda stava aspettando un varco nella colonna di auto che scendevano la valle per girare a sinistra nel piazzale della Minoia Mobili.

Quando il centauro se n’è accorto, ha pinzato con violenza i freni della sua Suzuki Gsx-R, ma di spazio ormai non ce n’era più a sufficienza: la gomma anteriore per qualche metro ha lasciato un segno nero e dritto sull’asfalto, poi è scivolata di lato, sulla destra, e lui è caduto, strisciando e tamponando l’auto con una violenza tale che non gli ha lasciato scampo.

E morto così Piergiuseppe Gerola, abitava a Cremona, 35 anni ancora da compiere.
Un’altra vita stroncata in moto sulle strade del fine settimana.

La dinamica esatta dell’incidente, avvenuto ieri pomeriggio intorno alle 16 al chilometro 46 della 237 del Caffaro, a Idro in località Tre Capitelli, è al vaglio della Stradale di Salò intervenuta sul posto con due pattuglie, mentre i carabinieri di Sabbio Chiese e gli agenti della Locale valsabbina hanno gestito il traffico che è rimasto bloccato per più di tre ore.

Illesi due occupanti del suv Mazda che è stato tamponato e sospinto in avanti di alcuni metri: sono una coppia di giovani residenti a Idro.
Subito si è capito che le condizioni del motociclista cremonese erano disperate, perché era rimasto immobile sull’asfalto e non dava cenno di riprendersi.

In suo soccorso sono intervenuti i volontari dell’ambulanza di Ponte Caffaro e l’equipaggio dell’eliambulanza alzatasi in volo da Brescia e atterrata poco distante.
Lungo il tentativo di rianimazione, purtroppo risultato anche vano.

La salma dello sfortunato motociclista è stata ricomposta all’obitorio dell’ospedale di Gavardo, dove in serata è avvenuto il riconoscimento da parte dei familiari giunti da Cremona, ora in attesa del nulla osta alla sepoltura.

Le operazioni di soccorso, gli accurati rilevi, la rimozione della salma prima e dei mezzi coinvolti nell’incidente poi, con la strada completamente bloccata, sono state causa del formarsi di lunghe code di veicoli in entrambi i sensi di marcia e senza alternativa alcuna, per scendere o risalire la valle. 
Fino alle 19.
 
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