Nuova chiusura per galleria Monte Castello
Ennesima chiusura al traffico per lavori nella galleria Monte Castello, il primo tunnel che si incontra deviando dalla ex Ss 45 bis per imboccare la ex Ss 237 del Caffaro, in territorio di Villanuova.

Ennesima chiusura al traffico per lavori nella galleria Monte Castello, il primo tunnel che si incontra deviando dalla ex Ss 45 bis per imboccare la ex Ss 237 del Caffaro, in territorio di Villanuova. L’Anas ha emesso un’ordinanza che stabilisce la chiusura della galleria da lunedì 3 a venerdì 21 marzo.
Nell’ordinanza si legge che «occorre procedere con urgenza allo spurgo e alla pulizia dei pozzetti e dei condotti, parzialmente ostruiti, dell’impianto di smaltimento delle acque all’interno della galleria».

L’Anas informa che durante la chiusura la circolazione dovrà svolgersi lungo la Sp 116 e la Sp IV, precisando che l’itinerario sarà opportunamente segnalato. Ben vengano i nuovi lavori, nell’auspicio che questa volta il problema venga risolto in via definitiva (ricordiamo che la galleria Monte Castello è stata chiusa per circa due anni dopo il crollo della volta nelle settimane successive al terremoto del 2004).

D’altra parte non si può tacere il malumore diffuso attorno a quei tunnel lungo la ex 237, tra Villanuova e Vobarno, che hanno sempre avuto problemi. Sulla questione interviene anche il sindaco di Villanuova, Ermanno Comincioli, che proprio in questi giorni ha scritto una lettera dai toni piuttosto perentori al Prefetto, alla Provincia, all’Anas e ai sindaci della zona.
Comincioli punta il dito contro la mancata manutenzione delle gallerie S. Biagio (525 metri), Villanuova I, II e III (149, 258 e 118 metri), Monte Covolo (1.832) e le sue due piste per Desenzano (485 e 663), Seriola (132), Monte Castello (1.268) e La Guarda (1.585).

Il sindaco vorrebbe «comprendere le motivazioni di tali disfunzioni nelle esecuzioni di manutenzioni ordinarie. Nelle gallerie - scrive Comincioli - si nota un costante e perdurante degrado con infiltrazioni d’acqua nonostante i vari interventi succedutisi nel tempo. Le conseguenti formazioni di pozzanghere di importanti dimensioni costituiscono vere e proprie insidie e provocano l’inevitabile formazione di buche dalla profondità di anche 15-18 centimetri, come certificato da specifici rapporti della Polizia Stradale di Salò eseguiti il 15 gennaio scorso, quando diversi cittadini hanno dovuto lamentare danni ingenti ai propri veicoli». Non è però solo il manto stradale a presentare condizioni disastrose.

«La segnaletica verticale - continua il sindaco - è inesistente poiché ricoperta da una patina di polvere nera che la rende di fatto invisibile. Lo stesso discorso vale per i delineatori di margine, mentre l’illuminazione è spesso non mantenuta in efficienza. I fianchi delle gallerie non risultano adeguati alle nuove disposizioni e non sono tinteggiati di bianco. Perplessità sorgono anche sul sistema di areazione forzata». E ancora: «L’attuale segnaletica provvisoria presente nelle gallerie Monte Covolo (pista A per Desenzano, ndr) e Monte Castello appare del tutto inadeguata e anacronistica (limite di 30 km orari, ndr) e oltre a costituire una pericolosa turbativa al regolare andamento della circolazione è indegna di un paese civile e avanzato».

Una situazione ritenuta inammissibile insomma, tanto più se si pensa che il triplice svincolo di Villanuova verso Salò, la Valsabbia e Desenzano è stato inaugurato solamente nel 2000. In conclusione Comincioli, alla luce dell’ormai imminente stagione turistica che inevitabilmente contribuirà ad aumentare in modo esponenziale il traffico (di camion e auto ma anche di numerosissime moto) su queste strade che portano al lago e alla montagna, sollecita con forza «gli enti responsabili ad un rapido ripristino delle condizioni di massima sicurezza, prima di dover assistere a qualche ulteriore disgrazia».

Simone Bottura
da Giornale di Brescia
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