Elle
di Elena Ferremi

Michèle è una donna imperturbabile, posata ed elegante...


Dopo essere stata aggredita e stuprata nella propria casa da un uomo con un passamontagna, mantenendo una calma tanto profonda quanto innaturale, inizia un'indagine personale per scoprire l'identità dell'aggressore.

Destreggiandosi tra una difficilissima situazione familiare e un pesante lavoro come capo di una compagnia di videogiochi, scoprirà da sola chi si cela dietro al passamontagna, iniziando con lui un gioco pericoloso.
Un film violento, di impatto, che lascia il segno soprattutto nell'anima delle donne.

Dopo ben 10 anni, Verhoeven torna sulla scena del cinema con un'opera di difficile comprensione.
Oscuro lo scopo di tale storia. Sebbene lo stupro sembri essere al centro della scena, in realtà non lo è, perché la vicenda si mescola e viene offuscata per certi tratti dagli altri mille problemi che occupano la vita di Michèle.

Per alcuni versi brutale, per altri passionale e per altri ancora ironico, Elle è un film che non riesce a collocarsi, dunque, in una precisa categoria cinematografica.

Molto interessante il personaggio della protagonista, interpretato dalla candidata all'Oscar per questo ruolo Isabelle Huppert. Michèle è un genere di donna che tutti vorrebbero essere, non solo nell'aspetto fisico, per la sua naturale grazia, ma anche da un punto di vista caratteriale. A discapito di un corpo molto esile, lei è forte, distaccata, pragmatica e intelligente.
In confronto alla protagonista, tutti gli altri personaggi sono vacui, quasi deludenti.

Forse troppo forzati i rapporti personali narrati nella storia, quasi anomali e irreali, ma nel complesso non gravano sulla verosimiglianza della narrazione.

REGIA: Paul Verhoeven
ANNO: 2016 (nelle sale italiane dal 23 marzo)
CAST: Isabelle Huppert, Laurent Lafitte, Anne Consigny, Christian Berkel
GENERE: thriller drammatico
DURATA: 130 minuti
GIUDIZIO: ■■■□□
 
Il trailer:

 
 
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