Povinelli si è fatto in disparte, dissapori con Latte Trento?
di Aldo Pasquazzo

Le dimissioni rassegnate ieri l'altro dal presidente del Consorzio volontario della Spressa dop Mauro Povinelli non solo sorprendono ma a molti proprio non sono comprensibili


Anzi, dietro quella sua decisione è impossibile comprendere quale sia la vera ragione del suo abbandono. In quella sua lettera circolare, indirizzata a più interlocutori, si intravvedono rapporti difficili con la casa madre Latte Trento anche per quanto concerne la promozione e l’immagine.

Ogni tentativo per cercare di saperne qualcosa di più non è andato a buon fine. Rintracciare l'onnipresente direttore di Latte Trento, dottor Paoli, non è stato possibile. Il suo cellulare squillava a lungo ma dall'altra parte nessuna rispondeva.

Il presidente dimissionario, titolare di un'azienda modello con 35 capi, preferisce non parlare come pure la segretaria Bruna Cunaccia, titolare dell'Agenzia ACI.

Povinelli, la stessa Cunaccia assieme al vice presidente Alberto Ferrari (nella foto assieme al consigliere Mario Tonina nel dopo assemblea ultima) rappresentavano di fatto la plancia di comando del Consorzio, che raggruppa 23 soci tra Rendena, Giudicarie, Chiese e Ledro. Una triade che poteva fare molto e che adesso è tutta da reinventare.

Ora l'incombenza è già nelle mani del numero due di Breguzzo Ferrari, al quale spetta portare avanti il sodalizio creato nel 2004 ma che negli ultimi otto anni era stato gestito proprio da Povinelli.

"Sono sereno anche se a dire il vero era da qualche settimana che meditavo di fare questo passo" dice lo stesso presidente dimissionario. Povinelli è allevatore da una vita e quindi conosce le problematiche di quel comparto. La sua uscita di scena porta con sé qualche perplessità. Non molto tempo fa a Bondo c’era stata l'assemblea e in quella sede non si era intravvista alcuna incrinatura. Anzi, i tre sembravano tranquilli e sereni. Ieri l'altro lo scossone e la fuoriuscita di Povinelli.
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