Esco virtuosa
di Ubaldo Vallini

Dati lusinghieri per la gestione dell'energia pubblica valsabbina "targata" Esco. Società che ora, al 100% pubblica, è pronta anche per gestire la partitia dei rifiuti. Videointervista

 
Centotrentamila euro spesi in progettazioni e bandi, ottenendo finanziamenti pari a 3 milioni e 800 mila euro.
Ecco, dati alla mano, quanto è stata virtuosa la gestione di “Servizi Energia Valle Sabbia” la Energy Service Company (Esco) che dal mese di gennaio, liquidate il 5% delle azioni all’unico socio privato e con l’aggiunta della parola “Ambiente”, si candida a gestire a partire dal 2018 tutta la partita del “porta a porta” valsabbino.

Si chiama Servizi Ambiente Energia Valle Sabbia e dovremo pur abituarci all'acronimo "Saevs" che la rappresenta.

«Per il futuro vedremo, intanto possiamo affermare che fino a questo momento la nostra Esco ha lavorato più che bene per conto della Comunità montana ed insieme alle Amministrazioni comunali, nella gestione del loro conto energia» ha detto il presidente comunitario Giovanmaria Flocchini.

Nata poco più di due anni fa per occuparsi dei 19 impianti fotovoltaici “pubblici” valsabbini, a partire dal più grande d’Italia a Gusciana di Gavardo per finire con quelli installati sui tetti degli edifici pubblici, per un totale di 7 milioni di kWh con un milione utile l’anno, la Esco affidata al direttore Valter Paoli ed alla “energy manager” Francesca La Torre, ha poi cominciato a gestire anche interventi di efficientamento energetico: coibentazione, serramenti e impianti di riscaldamento, soprattutto, degli edifici pubblici.

Interventi che in parte sono stati finanziati con bandi pubblici regionali, in parte col “conto termico”, vale a dire con le previsioni sul risparmio generato.
Ne hanno beneficiato o ne beneficeranno le scuole di Anfo (con municipio), Capovalle, Pertica Bassa e Treviso Bresciano, il municipio di Lavenone e la palestra di Mura.

Un corposo intervento interesserà la scuola media di Vobarno e verrà sostituito il gruppo termico di quella di Gavardo.
Ci sarebbe anche la Media di Villanuova, se le procedure telematiche, a causa di un “bug”, non si fossero “dimenticate” di registrare un paio di documenti, che c’erano e che serviranno per inserire il progetto alla prossima occasione.

Se il buon giorno si vede dal mattino, insomma, per questa Esco, rara fra le società pubbliche e prima in Italia ad ottenere la certificazione specifica “Uni Cei 11352”, ci sono tutte le condizioni perché possa fare bene anche con le nuove incombenze.

Al direttore della Saevs, Valter Paoli, abbiamo chiesto come è stato possibile attivare il virtuosismo che ha portato in Valle quasi 4 milioni di euro e cosa la società è pronta a fare nel prossimo futuro.

VallesabbianewsTV


 
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