La banda, il teatro, il mecenate e gli alpini. Per la solidarietà
di Marisa Viviani

Sarà riproposto domenica prossima al Teatro Sociale di Brescia lo spettacolo Nel Quindès Desdòt Ghéra la Guèra, con il ricavato a favore della Scuola Nikolajewka


Ce l'hanno fatta gli organizzatori dello spettacolo Nel Quindès Desdòt Ghéra la Guèra a portare il loro spettacolo in un noto teatro del capoluogo, il Teatro Sociale di Brescia. Un grande successo quindi per una compagine bandistica e una compagnia teatrale amatoriali. Si tratta infatti della Banda Musicale "Giuseppe Forti" di Botticino e della Compagnia Teatro Oratorio di Botticino Mattina, che dopo varie repliche dello spettacolo presso il teatro botticinese del Centro Lucia, si sono imbattute nell'inaspettata figura del mecenate, che ha aperto loro la strada per le luci della ribalta cittadina. Meritatamente, perché lo spettacolo aveva sempre ricevuto ampi consensi e fatto il pieno di spettatori ad ogni nuova replica.

Lo spettacolo Nel Quindès Desdòt Ghéra la Guèra è stato ideato nel 2015 per il centenario della Grande Guerra, rievocando il terribile conflitto che portò morte e distruzione in Europa nel secolo scorso, infliggendo indicibili sofferenze ai soldati e alle popolazioni civili, cancellando un'intera generazione di ventenni e creando rovine economiche e sociali pesantissime. È stato in occasione dell'ultima replica, che uno spettatore è rimasto talmente colpito dalla drammatica rievocazione della nostra storia da proporsi come mecenate per un allestimento presso un teatro della città. Il gruppo bandistico-teatrale si è così visto aprire le porte del Teatro Sociale di Brescia per una replica in grande stile della loro opera. Il generoso spettatore, che non vuole essere nominato, come associato dell'ANA (Associazione Nazionale Alpini) ha coinvolto nell'avventura anche la Sezione Alpini di Brescia e la Fondazione Nikolajewka, che insieme al Comune di Botticino hanno dato il loro patrocinio alla manifestazione.

Lo spettacolo è in dialetto bresciano ed è ispirato al libro di Marcello Zane "La baionetta e l'inchiostro", una raccolta di 70 scritti, tra lettere e diari inviati dal fronte di guerra da soldati bresciani alle proprie famiglie. La sceneggiatura e la regia teatrale sono di Giacomo Luzzardi, che è anche membro della Banda Musicale "G. Forti”, diretta dal M° Stefano Gamba che ha curato l'orchestrazione e la direzione musicale dello spettacolo. L'allestimento della rappresentazione, molto impegnativa per numero di interpreti, scenografia, costumi, è realizzato da una squadra di volontari tra cui moltissimi giovani; varie le associazioni botticinesi coinvolte nell'organizzazione. Sapendo che l'équipe è costituita soltanto da musicisti e attori amatoriali, e l'apparato tecnico e scenografico è curato da volontari, è di un certo rilievo che questa opera abbia raggiunto una qualità artistica di alto livello, motivo in più, oltre all'argomento trattato, per assistere allo spettacolo e rendere omaggio all'impegno di tanti volontari. Se poi si sa che l'incasso dello spettacolo verrà devoluto alla Scuola Nikolajewka di Brescia, beh, quale altro motivo potrebbe esserci per non partecipare numerosissimi alla replica bresciana di "Nel Quindès Desdòt Ghéra la Guèra"?

E allora… non mancate domenica 26 marzo, alle 17, al Teatro Sociale di Brescia.
Biglietti in prevendita presso Sezione Alpini di Brescia, Gruppo Alpini di Botticino, Teatro Centro Lucia di Botticino.
170322Nel_Quindes_Desdot.jpeg