Valsabbina lancia il conto on-line
di red.

A luglio i primi test della piattaforma, entro la fine dell'anno il lancio ufficiale. In questo modo la banca nata a Vestone andrà a fare concorrenza ai colossi come Ing Direct e Che Banca!

 
Dopo la poderosa espansione territoriale registrata negli ultimi anni, che dal 2014 al 2016 ha portato all'apertura di nove nuovi sportelli, il numero degli sportelli (a quelli di Monza e Seregno si sono aggiunti i 7 rilevati da Hypo Adria Bank), Banca Valsabbina si prepara ad affrontare il mercato dei conti correnti on line a zero spese, con lp'intenzione di fare concorrenza a colossi quali Ing, Che Banca! e Conto Arancio.

«Il nuovo piano verrà redatto nelle prossime settimane, la priorità sarà il recupero della redditività, creare valore per i nostri soci, cosa non semplice in un’epoca di tassi vicino allo zero -ha spiegato al Giornale di Brescia il direttore generale Tonino Fornari, affiancato dal vice Marco Bonetti e dal responsabile divisione business, Paolo Gesa-. Dalle filiali raccogliamo segnali molto incoraggianti».

La sorpresa arriverà dall’on line.
«Svilupperemo un nuovo marchio, totalmente indipendente - hanno aggiunto -. L’iniziativa avrà respiro nazionale, con un lancio che si focalizzerà nelle aree dove nonsiamo presenti.
Non siamo interessati ad aprire filiali a Salerno o Bari, ma troviamo queste aree molto interessanti».

Al momento non si conosce il nome del «brand» che cercherà di conquistare il mercato nazionale: i primi test della piattaforma si svolgeranno a luglio, lancio ufficiale a dicembre.
 
Sempre il Giornale di Brescia ricorda che il 2016 verrà comunque ricordato per il forte calo del titolo, coinciso con l’avvio delle negoziazioni sul mercato Hi-Mtf.

«Una decisione sofferta, ma imposta dalle norme di Bankitalia - ha spiegato Fornari -. Il prezzo dato dal mercato è irrealistico, dovrebbeessere almeno pari al patrimonio netto, quindi 11,20 euro.
Allarmismi ingiustificati hanno penalizzato la quotazione, ma la piattaforma funziona: oltre 1 milione le azioni scambiate nell’arco di sei mesi».

Infine un cenno al Comitato Soci recentemente costituito:
«Senza fare polemica vorrei dire che abbiamo sempre risposto alle richieste dei quattro firmatari. La banca si attiene da sempre ai regolamenti e agli statuti delle popolari e al codice civile. Questo nel rispetto dei nostri 40 mila soci».

Fonte: Giornale di Brescia
 
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