Un giorno il padre, sulla strada per il mercato, viene sorpreso da una bufera e cerca riparo in un castello nella foresta.
Questo, però, si rivelerà essere la dimora di una temibile e crudele Bestia, che lo rinchiude poiché ha tentato di rubare una rosa dal suo giardino.

Belle, in cerca del padre, si imbatte nel maniero e si sacrifica prendendo il posto del padre.

In questa convivenza forzata con la Bestia, Belle scoprirà il suo lato più gentile.

Grande classico Disney, La Bella e la Bestia torna sul grande schermo dopo ben 26 anni (lasciando da parte l'opera di Christophe Gans del 2014, che si discosta ampiamente dall'originale).

Un cast stellare, un budget di 160 milioni di dollari e una fotografia sensazionale, ma la storia?
Del tutto identica al film d'animazione del 1991.
Condon ha deciso di andare sul sicuro ricalcando le orme del precedente animato per quanto riguarda storia, dialoghi e musiche. Il suo tocco personale risulta così praticamente inesistente, anche se, nel complesso, specialmente per gli appassionati, il risultato finale è senza dubbio gradevole.

Nota negativa risulta essere il doppiaggio in italiano durante le parti cantate, a cui, sicuramente, avrebbero giovato maggiormente lingua originale e sottotitoli; ma non avrebbe potuto essere altrimenti poiché la produzione è rivolta ad un pubblico ampio, tra cui i più piccini.

Una raggiante Emma Watson nei panni della protagonista, invece, è sicuramente una scelta vincente.

Seppur la sua performance non sia eclatante, interpreta nel modo migliore una femminile e dolce, ma al tempo stesso avventurosa e decisa, Belle.

Nulla di particolare la prestazione di Dan Stevens, nei panni della Bestia, mentre spicca Luke Evans, che interpreta Gaston, antagonista principale nonché pretendente di Belle.

Buone le scelte registiche di scenografia e piacevoli le coreografie.

LA BELLA E LA BESTIA