«Monte Suello», 2016 fra soddisfazioni e preoccupazioni
di Cesare Fumana

Bilancio più che positivo per le attività e le manifestazioni dello scorso anno, con particolare riferimento al grande Raduno di Desenzano. Preoccupa la situazione generale del Paese e la diminuzione e l’invecchiamento degli alpini


Le Penne nere della “Monte Suello”
sono ancora un punto di riferimento per le loro comunità e un’associazione ancora molto attiva in tanti settori del volontariato, secondo quello speciale mix che da sempre contraddistingue gli alpini dell’Ana: essere associazione d’arma, ricordando le gesta del passato, ma molto presenti anche sul territorio e nel campo della solidarietà.

Tutto questo è emerso nell’assemblea annuale svoltasi ieri nel teatro dell’oratorio di Barghe, nel corso della quale il presidente Romano Micoli e il gruppo dirigente della sezione di Salò, a cui fanno capo 57 gruppi della zona del Garda Bresciano e della Valle Sabbia, ha presentato una dettagliata relazione sulle attività svolte lo scorso anno.

L’Italia di oggi

Nelle premesse Miccoli ha voluto esprimere alcune considerazioni sulla realtà del nostro Paese, dove «la situazione economica, ma ancor più etica, aggravata tra l'altro da un panorama internazionale confuso e per niente tranquillizzante, non ha ancora portato a cambiamenti positivi e concreti» e dove «un eccessivo egoismo, una immotivata arroganza, una impreparazione e non consapevolezza dei propri mezzi e dei propri limiti ha portato a deleterie contrapposizioni, con il risultato di un eccesso di parole, spesso in contraddizione tra loro, e una sottovalutazione del buon senso e dell'intelligenza comune, ad un consenso basato unicamente su vuoti slogan, e ad un preoccupante allontanamento dalla cosa pubblica, dal bene comune, dalla condivisione e dal mutuo rispetto».
Parole che, ha proseguito Micoli, sono «la cartina di tornasole di una politica che ha parzialmente fallito, in quanto, tra false e ripetitive promesse, tra ritardi e colpevole inefficienze, non ha saputo e non sa garantirci un presente e un futuro in cui alla base ci siano più collaborazione e preparazione e meno esasperata competizione e improvvisazione».

Alpini sempre più anziani
In questo scenario anche gli sforzi dell'Ana per dare un futuro agli alpini risultano compromessi.
 Ed è questa una delle preoccupazioni che emerge nell'associazione: calano i soci alpini (4.128, -2,06 %), stabili gli Amici (1.158, il 21,9% sul totale dei soci), ma dove oltre il 60% degli iscritti ha un'età superiore ai 70 anni.

Volontariato
Nonostante questo, i 57 gruppi della sezione dimostrano sempre molta concretezza, con 59.738 ore di lavoro e più di 240 mila euro di elargizioni, fra le quali rientrano 51.600 euro donati all’Ana nazionale per progetti di ricostruzione nei luoghi colpiti dal terremoto nel Centro Italia, che già nei primi mesi del 2017 sono saliti a 71.512 euro.

Manifestazioni di successo
Il 2016 è stato poi contraddistinto da numerose manifestazioni capaci di coinvolgere sia agli alpini sia la popolazione: in particolare ottimi riscontri ha avuto il Raduno del 2° Raggruppamento di ottobre a Desenzano, preceduto nei mesi estivi da tanti eventi culturali nei paesi del basso lago; così come l'Adunata sezionale del 90° della sezione a Salò e al pellegrinaggio estivo sul monte Suello a luglio a Ponte Caffaro.

Attività coi ragazzi
Sempre intensa l'attività con le scuole, sia con progetti di educazione ambientale, sia con la consolidata iniziativa delle escursioni al rifugio di Campei de Sima, che ha visto la presenza di 7 scuole. A questo si è aggiunto lo scorso anno il Campo estivo di Protezione civile, sempre presso il rifugio di Campei, che ha coinvolto 27 ragazzi e che sarà ripetuto anche la prossima estate.

Apprezzamenti
Nel corso dell'assemblea hanno portato il loro saluto il vicepresidente della sezione di Brescia Claudio Turati, il consigliere nazionale dell’Ana Luciano Zanelli, il sindaco di Barghe Gian Battista Guerra e il consigliere regionale Gian Antonio Girelli, tutti concordi nell'esprimere apprezzamento per l'intensa attività delle Penne nere gardesane e Valsabbine.
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