Sabato la posticipata conclusione
di Aldo Pasquazzo

Dopo i ripetuti rinvii dovuti al maltempo il Gran Carnevale di Storo sembra destinato ad approdare al suo tanto sospirato capolinea questo sabato 11 marzo



Dopo i ripetuti  rinvii dovuti al maltempo  il Gran Carnevale di Storo sembra  destinato   ad approdare  al suo tanto sospirato  capolinea. Lo si farà questo sabato, 11 marzo, quando la carovana  sarà al top della capienza.

E questo grazie alla collaborazione con l' amministrazione comunale che vede in prima  fila  il sindaco Luca Turineli (appena divenuto papà per la prima volta) e l'assessora delegata Stefania Giacometti. "I meriti in questo caso spettano a loro due" riconoscono le colleghe  Cavalli,  Gelmini,  Ghezzi e Butchiewietz.

 Così  in questo fine settimana  la Festa dei carri  verrà riproposta  dentro  quel quadrilatero di strade  circostanti la zona  Casa  di riposo  e  casermaggi  dove è programmata a partire dalle 16 anche la distribuzione della Polenta Carbonera.
Quello di Storo è il più grande e storico Carnevale del Trentino ma è anche il Carnevale di carri “statici” più grande d’Europa. Talmente grandi che ormai è impossibile farli sfilare per le vie del centro storico.

Di qui la decisione della Pro loco, presieduta da Nicola Zontini, di allestire un circuito lungo la  zona nuova del paese   dove è il pubblico  a transitare  davanti ai carri.

In serata si svolgerà la grande festa nel nuovo padiglione StoroE20, in località piane alle periferia est della borgata con l’assegnazione del Trofeo Gran Carnevale  legato al compianto  Hermann Zontini.

A contendersi questo ambito riconoscimento saranno una ventina di carri, con gruppi mascherati capaci di movimentare la bellezza di mille figuranti. I carri tratteranno principalmente temi di satira locale ma spazieranno anche su altri situazioni. Saranno presenti i gruppi storici che hanno storicamente animato il Carnevale ma anche un nuovo gruppo di giovani storesi che hanno deciso di mettersi in gioco per la prima volta. Da indiscrezioni tra i temi trattati ci saranno i rapporti tra gli abitati di Storo e Condino ma anche su una possibile “fonte” di turismo locale e magari  anche  sula rotatoria  quadrata di Lodrone e Ponte Caffaro.
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