Oggi il «rench»
di val.

Bello il tempo lunedì, male al martedì. Il Carnevale di Bagolino ha il suo epilogo oggi, con la comparsa del "rench" nelle osterie, a rappresentare l'inizio della Quaresima



Gran bella giornata per il Carnevale di Bagolino quella del lunedì, con le graziose quanto antiche esibizioni dei balarì che si sono susseguite per tutta la giornata, cominciate subito dopo la messa delle 6 e mezza e finite come da programma solo con l’esecuzione serale dell’Ariosa in Piazza Marconi, non senza aver esplorato ogni slargo con le danze ed ogni cucina per le vettovaglie nella metà paese che di nome fa Cävril.

Pessima invece la giornata del martedì, quando toccava alla contrada di Ösnà, con la pioggia che l’ha fatta da padrone per tutto il giorno inibendo le esibizioni dei balarì.

Troppo preziosi i cappelli, le maschere ed i vestiti, perché possano essere infradiciati.
Un Carnevale in ottima forma quello bagosso, non solo per il numero dei balarì in continuo aumento, con i giovani, soprattutto, fra le nuove leve.

In numero sempre maggiore,
infatti, spuntano dai vicoli anche i màscher che quest’anno hanno dimostrato di essere licenziosi quanto serve, senza mai sconfinare nell’eccesso.

Merito della prevenzione messa in campo da un paio d’anni a questa parte, insieme ad un codice etico di autoregolamentazione, ma anche della presenza di una nutrita schiera di agenti di polizia locale, capitanati dal comandante Marco Mensi, giunti da Ospitaletto e dalla Valtenesi per dare manforte ai colleghi locali ed ai carabinieri.

I cretini ci sono sempre, come alcuni ragazzi venuti da fuori che si sono divertiti a togliere la maschera ai figuranti: non è vero che ogni scherzo vale, altrimenti che bello c’è.
Oggi a Bagolino è il mercoledì del “rench”: nei locali pubblici viene offerta l’aringa affumicata, che anticipa le ristrettezze della Quaresima. «E’ salata, per questo non è proibito bere vino» ha precisato ieri un màscher.

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