Con Sgarbi alla scoperta dell'arte bresciana nel Rinascimento
di c.f.
Lo scrittore e critico d’arte sarà ospite venerdì sera a Vestone per una serata dedicata ai tesori noti e meno noti che adornano chiese e palazzi del bresciano. VIDEO
Con i sui ultimi libri della serie “Il tesoro d’Italia”, Vittorio Sgarbi ha intrapreso un percorso alla scoperta dei capolavori noti e meno noti dell’arte italiana, offrendo una lettura cronologica e allo stesso tempo critica dei percorsi che si sono intrecciati in secoli di pittura, scultura, architettura.
In particolare nel primo volume, uscito nel 2013 («Il tesoro d’Italia, la lunga avventura dell’arte»), Sgarbi ripercorreva l’arte del Duecento e del Trecento, dai rilievi di Wiligelmo e Antelami a Modena e a Parma, fino agli affreschi di Giotto.
La seconda tappa, del 2014 («Gli anni delle meraviglie. Da Piero della Francesca a Pontormo», sempre per Bompiani) partiva dalla metà del Quattrocento e attraverso il secolo d’oro del Rinascimento, tra Venezia, Firenze e Roma, affrontava la pittura di Antonello, Giorgione, Tiziano, Mantegna, Botticelli, Leonardo, Raffaello e Michelangelo.
Con il terzo volume, «Dal cielo alla terra. Da Bronzino a Caravaggio», sguardo si sofferma sulla «pittura della realtà», che dal tormento interiore di Rosso, Pontormo, Bronzino e Beccafumi, e dagli artisti «periferici» come Lotto, Veronese, Bassano, Moretto, Savoldo, Romanino, Campi, Passerotti e Carracci, arriva a Caravaggio.
Come si può notare, un terzetto di questi artisti (Moretto, Savoldo, Romanino) sono bresciani, ed hanno lasciato tracce della loro arte anche in diverse chiese della nostra Valle Sabbia.
A loro e ad altri sarà dedicata la serata “L’arte bresciana nel Rinascimento”, in programma questo venerdì 24 febbraio alle 21 nell’auditorium “Mario Rigoni Stern” di Vestone, per iniziativa del Comune, con il patrocinio della Comunità montana della Valle Sabbia.
Non sarà un’occasione qualunque, e quindi per partecipare alla serata sarà necessario sborsare 15 euro. I biglietti sono in prevendita in municipio, nella cartoleria Inverardi e nella trattoria Croce bianca di Nozza.
