All'Erario un extragettito di 2 miliardi di euro
«Tra il 2006 e il 2007, a fronte dell’aumento del costo della benzina e del gasolio nonché per i forti aumenti del prezzo del gasolio e del gas metano, stimiamo che l’Erario italiano abbia incassato un extragettito di 2 miliardi di euro».

«Tra il 2006 e il 2007, a fronte dell’aumento del costo della benzina e del gasolio per autotrazione nonché per i forti aumenti del prezzo del gasolio e del gas metano per il riscaldamento, stimiamo che l’Erario italiano abbia incassato un extragettito di 2 miliardi di euro (per la precisione 2,062 miliardi) per la maggiore incidenza che hanno avuto sia l’iva sia le accise sul prezzo finale»
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Sono queste le prime dichiarazioni rilasciate dal segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi, dopo aver analizzato i risultati di un’analisi condotta dal suo Ufficio studi. Tra gennaio 2006 e gennaio 2008, infatti, l’aumento dei prezzi dei carburanti alla pompa hanno portato in più nelle casse dello Stato 1.149,7 milioni di euro di maggiore iva e 393,2 milioni di euro di accise.

A questi importi vanno sommati 519,1 milioni di maggiori entrate fiscali derivanti dall’aumento delle bollette del gas e del gasolio per il riscaldamento, riferiti soltanto al biennio 2006-2007. Complessivamente, quindi, l’Erario ha a disposizione un extragettito pari a 2.062 milioni di euro.

Ma come si è arrivati a questa stima ? “Siamo partiti dall’ipotesi – conclude Giuseppe Bortolussi - di prendere come riferimento i prezzi medi registrati nel 2005, cui si sono aggiunti gli aumenti di prezzo registrati in questi ultimi due anni sui consumi effettivamente rilevati in questo periodo dimensionando così anche il peso delle maggiori entrate dovute all’iva e alle accise”.

Fonte: Cgia
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