Perché la condanna di Madoff è dunque «giusta»
di Dru

Alla dimensione intellettuale astratta la condanna di Madoff è giusta in quanto ogni azione che mette a repentaglio la sopravvivenza sociale minaccia la sopravvivenza privata

 
Ma abbiamo detto che la dimensione sociale non è la dimensione privata, abbiamo affermato che le due dimensioni sono in conflitto in quanto nel loro significato l'azione di una contrasta l'azione dell'altra.
 
In filosofia si dice che si contraddicono.
 
Ma cosa significa giustizia?
 
Tommaso (il filosofo e teologo) la definisce come il dover ad ognuno il suo, presupponendo che mancandone non si è, non essere in possesso del proprio (essere) significa appunto in principio non essere. 
 
Cioè in quanto non si è, il dover essere in fondo. Capite voi dal palato più fine qui che l'originario del giusto è l'ingiusto.
 
Ancora, il giusto è farsi spazio, cioè esistere.
 
Che in principio il mondo sia ingiusto, e cioè conceda poco spazio, in fondo è quello che notiamo ogni volta che lo misuriamo, ossia lo tocchiamo.
 
Tornando a Madoff, sembra che per oltre quarant'anni fosse in funzione della finanza e del suo essere un esempio e un blasone, poi la crisi di quest'ultima ha decretato la sua fine e lui è diventato da giusto ingiusto, da finanziera un delinquente da condannare.
 
La condanna di Madoff è giusta appunto perché giusto è tutto ciò che "diventa altro" in questo mondo.
 
Ossia ciò che prendendo valore al dunque lo perde.
 
Il mondo della morte.
 
Vi dico che così non è, vi dico che il significato di morte è contraddittorio, questa la vera ingiustizia, ma intanto Madoff passa i suoi ultimi giorni di vita in galera.
 
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