Guido Quarzo con gli alunni di Roè e Vobarno
di Alfredo Cadenelli

Guido Quarzo uno dei pi noti autori italiani di narrativa per ragazzi, con all’attivo pi di venti pubblicazioni. Lo scrittore ha incontrato, a pi riprese, bambini e ragazzi delle scuole materna, elementare e media di Ro Volciano e Vobarno.

Guido Quarzo è uno dei più noti autori italiani di narrativa per ragazzi, con all’attivo più di venti pubblicazioni, premiate con importanti riconoscimenti a livello nazionale tra cui il Premio Andersen Baia delle Favole come miglior autore e il Premio Battello a Vapore per il romanzo “La coda degli autosauri”.

Lo scrittore stesso si presenta così: “Sono nato a Torino un bel po’ di tempo fa. Ho lavorato per tanti anni nella scuola elementare, cercando di imparare più cose che potevo, finché mi hanno spiegato che ero lì per insegnare, non per imparare. Io non volevo crederci: mi sembrava che si pretendesse davvero troppo da me. Così per cavarmela ho cominciato a raccontare storie. Ai bambini piacevano e io mi divertivo un sacco. Così a un certo punto queste storie sono diventate dei libri. Ora non lavoro più nella scuola, ma vado lo stesso in giro a raccontare le mie storie, e raccomando sempre ai bambini che mi ascoltano di fare una faccia intelligente e di far finta di aver imparato molte cose. In questo modo i grandi ci lasciano in pace e possiamo continuare a divertirci”.

E di facce intelligenti, attente, attonite, curiose, assonnate, annoiate, variopinte…se ne sono viste parecchie negli auditorium delle Scuole Medie di Vobarno e Roé Volciano, dove lo scrittore ha incontrato, a più riprese, bambini e ragazzi delle scuole materna, elementare e media dei due paesi, nelle mattinate di mercoledì 13, giovedì 14 febbraio e venerdì 15 febbraio.

Guido ha letto alcuni passaggi dei suoi romanzi, sfruttando le sue doti di attore e mimo (ha lavorato e scritto anche per il teatro) per far vivere i personaggi davanti agli occhi del giovanissimo pubblico, che pare aver apprezzato molto l’iniziativa, promossa dall’Istituto Comprensivo di Vobarno.

“Mi è piaciuta questa esperienza, perché è bello conoscere la vita degli scrittori”: così uno degli alunni partecipanti ha commentato in un breve elaborato il singolare incontro con l’autore.

Molti bambini e ragazzi sono rimasti stupiti dal fatto che Guido stesso abbia ammesso di essersi formato con letture non proprio canoniche -“Ho scoperto che Guido Quarzo da piccolo gli piaceva leggere i fumetti!”- e in molti sono rimasti a bocca aperta, rapiti dal suo straordinario talento istrionico -“Mi è piaciuto molto quando ha letto tutti i libri che lui ha scritto. Mentre leggeva immaginavo i personaggi delle storie che ha letto ed era molto piacevole perché interpretava bene”.

Alcuni ragazzi avevano già letto libri dell’autore torinese, mentre chi ancore non lo conosceva si è fiondato in libreria o in biblioteca per poterne avere uno: “Io ho letto purtroppo solo due libri” scrive una bambina di quarta elementare “Mi sono piaciuti molto perché sono belli e mi piacerebbe leggerli tutti”.

Oltre a raccontare storie e aneddoti divertenti della sua esperienza di insegnante prima e scrittore poi, Guido ha cercato di spiegare a bambini e ragazzi l’importanza della lettura, della scrittura e del processo creativo che sta a monte di questa attività tanto appagante quanto faticosa: scrivere significa innanzitutto ragionare, capire, conoscere, leggere il mondo e i libri che di esso parlano, per poter poi mettere su carta (o monitor, di questi tempi!) idee, immagini e storie che si sono raccolte in questo magnifico viaggio alla scoperta di se stessi e degli altri.

“Per scrivere bisogna ragionare e una storia può anche essere infinita!”: questa la conclusione del tema di uno dei piccoli partecipanti all’incontro.

Uno dei pensieri più belli l’ho scovato però in un altro tema, quello di una ragazzina extracomunitaria, che conclude il suo breve elaborato con la frase “Da grande vorrei essere anch’io una scrittrice”… pare che Guido abbia proprio fatto centro!


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