La rotonda «quadrata» sul Caffaro
di Val.

Nel corso della prossima estate il traffico al confine col Trentino verrà deviato sul nuovo ponte e solo allora si riuscirà a capire come meglio utilizzare quello vecchio


Si sta manifestando in tutta la sua complessità, in questi giorni, l’intervento di sistemazione della viabilità sul confine fra Brescia e Trento lungo la 237 del Caffaro, all’altezza del vecchio ponte percorribile dai camion solo a senso unico alternato.

Bocciato infatti dalla sovrintendenza l’iniziale progetto di realizzare al suo posto una grande rotonda sul torrente Caffaro, la soluzione, per altro già in avanzato stato di realizzazione, prevede l’edificazione di un secondo ponte che, insieme a quello vecchio, dia vita ad un “raccordo simmetrico anulare”.

Una sorta di “rotonda quadrata” che ha per lati opposti i due ponti da una parte e gli spezzoni delle vie Campini e San Valentino dall’altra.
Una struttura nella quale ancora non è ben chiaro cosa possa essere utilizzato del ponte storico.

C’è da attendere ancora qualche mese.
In questo momento infatti il cantiere è fermo in attesa che si consolidi l’impalcato del nuovo ponte. Il momento decisivo è atteso per la fine di giugno, quando il traffico potrà essere deviato sul nuovo ponte e senza il transito dei veicoli saranno possibili i rilievi di dettaglio su quello vecchio.

«Dovremo verificare se le spalle in ferro del vecchio ponte sono ancora adatte a sopportare i carichi del traffico. Con questi dati a disposizione, in accordo con la Sovrintendenza, potremo studiare meglio il da farsi» ci ha confermato il sindaco Gianluca Dagani.

Grazie ai ribassi d’asta, rispetto alla cifra stanziata all’inizio che ammontava a circa 3 milioni e 800 mila euro, non dovrebbero mancare nemmeno le risorse per affrontare eventuali soluzioni più complesse.

Quali?
«Ogni ipotesi, senza i dati di carotaggi e rilievi, che stiamo cercando di anticipare per non perdere troppo tempo la prossima estate, è prematura» conclude Dagani.

A preoccupare è soprattutto il poco spazio a disposizione per girare col “bilico” in via San Valentino, quando si arriva da Brescia in direzione di Trento, fra il bar “Al Ponte” e il ponte in ferro.
Le simulazioni hanno dato l’ok lasciando poco margine di errore: bisognerà poi vedere quando i camion gireranno sull’asfalto vero, invece che nel computer. 
 
.in foto: in primo piano il ponte vecchio, subito dietro c'è quello nuovo; la 237 del Caffaro.

 
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