Botta e risposta
di red.

La diatriba a tratti aspra che da qualche tempo investe l'attività amministrativa gavardese, in occasione delle feste di Natale, si è spostata dal Consiglio comunale alle lettere aperte ai cittadini


Questa la lettera datata 6 gennaio 2017 diffusa su un volantino cartaceo distribuito in paese

«Quest'anno per il nostro Sindaco c'è stato ben poco da festeggiare, a Natale. Anche la vita amministrativa riserva le sue pene.
Poi ci si trova sempre soli, con il proprio dolore, mentre gli altri trovano un po' di pace e serenità, una tregua, dopo un lungo anno che magari qualche amarezza ha già riservato. Anzi, talvolta chi ti è contro, mentre sei a terra, affonda la sua lama nel tuo cuore e perde di te ogni rispetto, magari non è che ne avesse più di tanto nemmeno prima, ma cerca il colpo di grazia. Crede di farsi largo a gomitate e fango, per bruciare le tappe, sfruttando il misero favore delle disgrazie altrui.

Infatti il 4 dicembre inizia l'attacco.
La minoranza di Gavardo Rinasce con il suo volantino "dibattito d'ali" con la bella farfalla colorata, sinonimo di grazia e di leggerezza, diffonde la notizia della condanna del Sindaco in modo devastante, con astio, con cattiveria con compiacimento...


Successivamente nel Consiglio Comunale del 29 dicembre
, si procede al colpo di scena: l'uscita delle Consigliere, dalle votazioni, per significare la delegittimazione del Sindaco e quindi anche del Consiglio! Eccezion fatta per quegli argomenti proposti dalla minoranza, allora il Sindaco diventa legittimo... bel concetto di democrazia!
Queste uscite e rientri rasentano il ridicolo ed infrangono la compostezza e la serietà del Consiglio. Non si vota; però non si deve perdere il palcoscenico e quando si rientra, per prendere la parola, viene affermato testualmente: "Vedete quanto siamo brave? Siamo sempre preparate."

Voi avete la forza, ma noi abbiamo la mente!

Brave davvero, specialmente quando il 31 dicembre si va a Messa, la Messa di fine anno, quella del ringraziamento, con il solenne canto del Te Deum.
Possiamo stare cristianamente insieme, almeno lì, nei banchi della Chiesa, appositamente preparati per noi, come ogni anno? A Gavardo poi vi è la bella usanza di consegnare il Cero Pasquale ed avere in cambio una rosa bianca, dalle mani del Parroco, consegnata ad ogni Consigliere.
Si poteva almeno nel luogo sacro, usare "clemenza"? Ebbene no, anche li scatta l'interesse politico, in modo esibizionistico e sfacciato, quasi volgare... ed addio "farfalla" leggera che si libra nell'aere sacro. Quindi non si sta con gli altri Consiglieri, però non si rinuncia al palcoscenico, si va a ritirare la rosa dopo gli altri Consiglieri, per far notare a tutti i fedeli la distanza.
Poi in Canonica eccole tutte quante, al brindisi: felici e contente!»


Buon Anno...


Sergio Bertoloni, Vice Sindaco

Bruno Ariassi, Assessore
Angela Elisa Maioli, Assessore
Francesca Orlini, Assessore
Daniele Comini, Assessore
Anna Papotti, Consigliere
Natale Pasini, Consigliere
Alessandro Salvadori, Consigliere
Michele Vezzola, Consigliere
Fulvio Zambelli, Consigliere
Daniela Zucchini, Consigliere
Jose Mora, Consigliere

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Ed ecco la risposta di Gavardo Rinasce, diffusa dalla compagine amministrativa sul loro sito:

«Prendiamo atto del contenuto di un volantino recapitato in questi giorni ai cittadini gavardesi.
Lo facciamo con la consapevolezza di chi, sino ad oggi e tra le difficoltà di un ruolo (quello dell’opposizione politica) che non consente alcuna “azione diretta” nella gestione amministrativa della Comunità, tenta di interpretare esigenze e istanze dei cittadini.

Neppure l’azione partecipativa ci viene consentita, visto che a Gavardo l’attuale maggioranza politica non vuole né commissioni (vengono convocate raramente e mai su argomenti “scomodi”), né referendum, né assemblee pubbliche.

Nell’ultimo Consiglio Comunale del 29 dicembre, dopo il rigetto della mozione presentata per l’annullamento della delibera di convenzione per l’attività estrattiva sul Monte Tesio e gli ennesimi ed incomprensibili silenzi di tutta la maggioranza (esclusi sindaco e vice sindaco), noi quattro Consigliere Comunali di Gavardo Rinasce, insieme all’altro consigliere di opposizione Silvio Lauro del Gruppo di Gavardo in Movimento, abbiamo ribadito l’inopportunità politica del sindaco Vezzola nel continuare a sedere sulla sedia di primo cittadino, dopo la condanna ad 1 anno di reclusione inflitta dal Tribunale Penale di Brescia per abuso d’ufficio.

L’arrogante comportamento del sindaco ed il silenzio di tutto il gruppo di consiglieri della lista di maggioranza “Voglia di Futuro”, ci hanno spinto a prendere la decisione di non partecipare a nessuna votazione delle delibere poste in discussione nel Consiglio Comunale.
Siamo di fronte a un sindaco e ad amministratori condannati in più di una circostanza, con ulteriori atti tuttora pendenti e nel volantino ci si permette di usare termini che richiamano alla battaglia e allo scontro corpo a corpo!?

Vogliamo lasciare stare i termini? Va bene, allora concentriamoci sui fatti e sui dati.

Primo: “il 4 dicembre inizia l’attacco” (testuale dal volantino di Voglia di Futuro).
In quella data non inizia nessun attacco, per due semplici ragioni. La prima. Il nostro notiziario “diBattito d’ali” è andato in stampa il 15 dicembre ed è stato distribuito (a mano da nostri volonterosi sostenitori) ai gavardesi tra Natale ed i primi giorni dell’anno.

Secondo. È il sindaco Emanuele Vezzola che il 4 dicembre 2016 diffonde un proprio comunicato stampa a tutte le redazioni giornalistiche, nel quale per primo annuncia la propria condanna e comunica lui stesso che sarà sospeso affidando le funzioni di Sindaco al vice sindaco Sergio Bertoloni.

Non c’è proprio da compiacersi di una notizia del genere: c’è da preoccuparsi! Preoccuparsi e poi scandalizzarsi del fatto che lo stesso sindaco il giorno successivo al 4 dicembre, diffonde ai giornali una “sua precisazione” nella quale fa dietro front sulle dimissioni, in attesa di ricevere formalmente la comunicazione di sospensione (secondo la Legge “Severino”) dalla Prefettura di Brescia.

Va bene. Il sindaco resta al suo posto! Ma, solo per citare un fatto recente, vediamo come risponde ai cittadini sulla vicenda della cava sul Monte Tesio.
Quei cittadini (oltre 700 firmatari di una petizione) che si sono autoconvocati ed incontrati in un’affollata assemblea pubblica alla quale sindaco e Amministratori Comunali, pur essendo stati invitati, hanno deciso di non partecipare!

Va bene, vorrà dire che i cittadini potranno ricevere risposte in Consiglio Comunale
su quesiti posti dai consiglieri comunali di minoranza, che si sono fatti portavoce di alcune loro motivate istanze.
No. Non solo le risposte ricevute sono insufficienti ed inadeguate, ma il sindaco reagisce al semplice brusio d’insoddisfazione dei cittadini, minacciando di proseguire la seduta a porte chiuse, invitando alcuni cittadini ad abbandonare l’aula (ad alcuni dei quali veniamo a sapere che sono persino stati richiesti i documenti per l’identificazione dalla polizia locale).
A molti è parso un atteggiamento repressivo.

Del tutto ingiustificata, poi, l’affermazione del sindaco che accusa le minoranze di “fomentare il pubblico”.
Ancora una volta, meglio riguardarsi su YouTube il video della seduta consiliare per capire che non vi è nulla di più infondato.
Il pubblico è formato da cittadini adulti perfettamente consapevoli, che di certo non hanno bisogno di noi quattro consigliere per capire come e per cosa lamentarsi.

Nella circostanza del 29 dicembre, sindaco ed assessore alle cave mostrano sempre più tensione; preferirebbero forse un aula consiliare semivuota, senza minoranze, senza pubblico, ma per esporre a chi la propria dichiarazione?
Dichiarazione, per altro, quasi identica a quella esposta nella precedente seduta consigliare. Dichiarazione sulla quale noi Consigliere Comunali dell’opposizione solleviamo diverse perplessità e richieste di chiarimento alle quali lo stesso vice sindaco Sergio Bertoloni risponde superficialmente ignorando addirittura gli articoli della convenzione da lui stesso firmata con la ditta titolare del diritto di escavazione in Tesio.

Signori Consiglieri di maggioranza della lista “Voglia di Futuro”, mentite spudoratamente, sapendo di mentire, quando affermate che noi consigliere di Gavardo Rinasce abbiamo dichiarato in Consiglio Comunale: “Vedete come siamo brave? Siamo sempre preparate”.
È sufficiente andare a riguardarsi il video della seduta caricato sul canale YouTube del Comune di Gavardo, che invitiamo caldamente a vedere, soprattutto dal minuto 40.00.

La realtà è che non sapete più che pesci pigliare (figuriamoci rincorrere il volo delle farfalle), riducendovi in modo bieco a tirare in ballo una cerimonia in chiesa, mettendo sul piatto -il vostro piatto- fede e sensibilità religiosa del singolo individuo, confondendo la cordialità con la felicità.

Voi, rappresentanti come noi dell’istituzione pubblica
, che lamentate astio e offese omettendo che in nessuna delle occasioni istituzionali (come cerimonie e celebrazioni) vi prendete la briga di invitare le Consigliere Comunali di minoranza.
Poi, spudoratamente ed incomprensibilmente, il cerimoniere ufficiale incaricato dall’Amministrazione Comunale, il Prof. Angelo D’acunto, si permette di lamentare pubblicamente l’assenza delle Consigliere di minoranza. Insomma, a che gioco giochiamo?

Non siete capaci di oggettività e sensibilità.
Oggettività nell’affrontare problemi e istanze che una Comunità sottopone alla vostra attenzione.
Sensibilità nell’ascoltare e incontrare la gente! Non ve ne curate affatto, non rispondete, non vi presentate: alzate soltanto la mano quando si richiede il voto per l’approvazione di una delibera.
Poi, se la conseguenza di quella delibera approvata con il vostro voto, lede i diritti altrui e su questo principio con ragioni fondate, un tribunale condanna a un risarcimento o ad una pena, chi piange solitudine e sconforto è il sindaco, o l’Assessore, oppure il Consigliere Comunale?

Noi quattro Consigliere Comunali di Gavardo Rinasce, insieme al collega dell’opposizione di Gavardo in Movimento, rappresentiamo il 56,78%, la maggioranza elettorale del Comune di Gavardo: 3497 cittadini!
La nostra è un’attività politica appassionata, sincera e aperta. Il nostro comportamento politico si è sempre basato sui fatti, sugli atti e sui comportamenti politici dell’amministrazione comunale gavardese.

È pesantemente inaccettabile il danno d’immagine arrecato all’istituzione gavardese.
La vostra “lettera aperta ai gavardesi” è un palese segno di debolezza e miopia politica. Di aperto, signori di Voglia di Futuro, non c’è nulla.
Nulla nelle parole, nulla nei fatti e nulla nei comportamenti.
Per quanto ci riguarda, l’abbiamo già dichiarato in Consiglio Comunale, non riconosciamo più la rappresentanza istituzionale a questo sindaco e a questa maggioranza, che potrebbero fare lo sforzo di meritarsi la stima dei propri concittadini, piuttosto che chiedere la loro compassione.

Manuela Maioli  Consigliere Comunale Capogruppo di Gavardo Rinasce
Ombretta Scalmana  Consigliere Comunale di Gavardo Rinasce
Caterina Manelli  Consigliere Comunale di Gavardo Rinasce
Daniela Bresciani  Consigliere Comunale di Gavardo Rinasce
Consiglio Direttivo e Sostenitori dell’Associazione Gavardo Rinasce

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